La Nuova Sardegna

Nuoro

Paperoni ma sconosciuti al fisco

Paperoni ma sconosciuti al fisco

Scoperte tasse non pagate per 60 milioni di euro, denunciati 50 evasori totali e 40 “falsi poveri”

28 giugno 2020
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NUORO. Quasi settemila interventi e 670 indagini per conto della magistratura ordinaria e contabile, 50 evasori totali scoperti e denunciati, contestati redditi sottratti al fisco per cinquanta milioni di euro più un’evasione dell’Iva pari a dieci milioni. Sono questi in pillole i risultati operativi dell’intero 2019 al comando provinciale della Guardia di Finanza di Nuoro che nei giorni scorsi ha celebrato nella caserma Pira, il 246esimo anniversario di fondazione del corpo. La cerimonia, alla quale hanno partecipato il prefetto Anna Aida Bruzzese e il generale Giuseppe Zafarana, si è svolta in tono minore per le restrizioni imposte dal Covid. Il compito di illustrare l’attività è toccato al comandante dallo scorso settembre, il colonnello Alessandro Ferri.

Illeciti ed evasione. In particolare è stato posta in risalto l’attività della Guardia di Finanza rivolta al contrasto degli illeciti nel settore della spesa pubblica, dell'evasione e delle frodi fiscali. Inutile dire che è proprio la lotta all’evasione fiscale l’obiettivo principale sul quale si concentra l’azione ispettiva della fiamme gialle. Un’attività, ha spiegato il colonnello Ferri, volta primariamente alla salvaguardia dell’equità sociale al fine di garantire che tutti i cittadini contribuiscano allo stesso modo alla partecipazione del bilancio dello Stato, nonché tutti accedano alle risorse pubbliche nella stessa misura. L’azione di controllo ha così consentito di denunciare alla magistratura 28 soggetti per reati fiscali; ancora, di individuare 50 evasori totali, cioè soggetti che svolgevano attività economica ma che erano sconosciuti al fisco, poiché non hanno presentano la dichiarazione dei redditi. Spicca il caso di un’impresa della distribuzione che ha evaso il fisco per diversi milioni. In quest’ambito sono stati eseguiti 193 interventi tra verifiche e controlli, che hanno portato alla constatazione di ricavi sottratti al fisco per circa 50 milioni e un’evasione Iva per circa 10 milioni.

Scontrini e ricevute. L’attività ispettiva, ha spiegato il comandante Ferri, è stata orientata verso quelle situazioni che presentano rischio elevato di evasione, analizzando le posizioni più proficue sotto il profilo dei risultati operativi. Sono state avanzate proposte di sequestro per reati fiscali per un ammontare di oltre 10 milioni di euro. L’evasione come è noto non è fatta solo di grandi numeri, ma anche di piccole realtà imprenditoriali. In questo caso chi non rilascia ricevute oltre che evadere il fisco attua una concorrenza sleale nei confronti dei propri colleghi che invece lo fanno onestamente. Così, sono stati eseguiti 1793 controlli sull’obbligo del rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale che hanno portato alla rilevazione di una percentuale di irregolarità del 23%.

Lavoro sommerso. Numerose le azioni nel settore del lavoro sommerso, che hanno permesso di individuare 46 lavoratori totalmente in nero e 163 lavoratori irregolari. Sono stati, inoltre, oggetto di verbale 54 datori di lavoro per l’utilizzo di manodopera irregolare.

Accise. Nel settore dei prodotti energetici sono stati eseguiti 17 controlli e verifiche che hanno permesso di denunciare sette soggetti all’autorità giudiziaria, e di rilevare 184mila euro di accisa evasa e oltre 300mila kg di prodotti energetici consumati in frode.

Illeciti nella spesa pubblica. L’azione è stata indirizzata al contrasto di tutte le pratiche che sottraggono illecitamente risorse finanziarie dello Stato e agli Enti Pubblici (Comunità Europea, Regione, Province, Comuni): sono stati denunciati numerosi soggetti che avevano percepito o richiesto illecitamente finanziamenti pubblici per oltre 92 mila euro. Controlli anche su ticket sanitari e prestazioni sociali agevolate che hanno permesso di individuare 41 posizioni irregolari, cosiddetti “falsi poveri”. Tra questi anche persone che ricevevano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti.

Criminalità. Sono stati effettuati 12 accertamenti patrimoniali che si sono conclusi con proposte di sequestro per un ammontare di oltre 300 mila euro. Altro settore estremamente rilevante sotto il profilo della tutela del cittadino è quello della sicurezza dei mercati dove sono stati denunciati 23 soggetti e sequestrati circa 12 mila prodotti, per violazioni in materia di contraffazione di tutela del Made in Italy.

Bancarotta fraudolenta. Nell’ambito del contrasto agli illeciti economici riguardanti i reati societari e fallimentari sono state denunciate 18 persone, che si sono rese responsabili di distrazione patrimoniale per un valore di oltre 12 milioni di euro, e avanzate proposte di sequestro per oltre 9 milioni di euro. (p.me.)

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