La Nuova Sardegna

Nuoro

Palazzine Area senza ascensore

di Alessandra Porcu
Palazzine Area senza ascensore

Macomer, la denuncia degli inquilini di via Oslo che da cinque mesi chiedono invano aiuto all’azienda

03 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Gli utenti più risoluti riescono a rimanere in paziente attesa per oltre 30 minuti prima di desistere e riattaccare. A fare da sottofondo, una musichetta jazz: l’unico suono che arriva dall’altro capo del telefono quando si cerca di mettersi in contatto con la direzione generale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa di Cagliari. Un numero che si decide di digitare, in extremis, dopo aver fatto innumerevoli tentativi per riuscire a parlare con l’unità territoriale di Nuoro, cui dovrebbero far riferimento i condomini del civico 2 di via Oslo a Macomer.

«È dallo scorso febbraio che siamo alla disperata ricerca del responsabile di zona. Abbiamo inoltrato pure diverse mail», tuonano alcuni inquilini. «È vero – ammettono – la pandemia ha reso necessaria la chiusura degli sportelli ma dal centralino ci avevano fatto sapere che il servizio sarebbe stato garantito attraverso lo smart working. Abbiamo chiamato ogni giorno della settimana. Sono trascorsi quasi 5 mesi e stiamo ancora aspettando che il referente del territorio si faccia vivo. Il nostro ascensore è bloccato. Non funziona dai primi di febbraio. Il giorno 10 dello stesso mese – raccontano diversi inquilini del palazzo che si trova nel popoloso quartiere di Scalarba – gli operai di una ditta specializzata sono venuti a fare il sopralluogo. Effettuati i controlli e le valutazioni del caso, hanno dedotto che la scheda madre del montacarichi fosse da sostituire». Trattandosi di un intervento straordinario, la fattura di 1.817 euro, Iva esclusa, è a carico dell’Area.

Dunque il preventivo è stato inviato all’Azienda regionale per l’edilizia abitativa che avrebbe dovuto autorizzazione l’esecuzione dei lavori. «Noi – sottolineano i condomini – non siamo in grado di pagare una somma così alta. Quando è stato possibile, in passato, abbiamo utilizzato il fondo cassa condominiale per coprire alcune spese tra cui quelle per l’ascensore. Stavolta non è pensabile possa accadere di nuovo».

«A tutt’oggi – fa sapere l’incaricato dell’impresa di manutenzione – non abbiamo ricevuto risposta ai solleciti inviati all’Area di Nuoro e in assenza del via libera, non possiamo riparare l’ascensore». Intanto a subire i disagi maggiori sono le persone che abitano nello stabile. Specie quelle più anziane, con problemi di salute, e che vivono nei piani più alti. «Siamo stanchi delle ingiustizie – si sfogano gli inquilini – questa situazione è inaccettabile. Portare su una bombola del gas, le bottiglie d’acqua, la spesa o salire e scendere semplicemente le scale può diventare una missione impossibile, o quasi. Chi di dovere, si assuma le finalmente proprie responsabilità. Esiste un problema che va risolto», questo il messaggio indirizzato all’azienda barbaricina nella speranza che almeno dopo la denuncia sul giornale si faccia viva con gli abitanti dello stabile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative