La Nuova Sardegna

Nuoro

Così i piccoli Indiana Jones crescono all’Ortobene

di Stefania Vatieri
Così i piccoli Indiana Jones crescono all’Ortobene

Grande successo dell’ottava edizione dell’iniziativa organizzata dal Ceas Il direttore Cacciotto: «Un’esperienza per i ragazzi nel segno dell’avventura» 

04 luglio 2020
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NUORO. Al via le Ecolonie firmate Ceas Nuoro. La montagna nuorese si anima con centinaia di giovani immersi nella natura, tra avventure, regole e tanto divertimento. Nell’anno del Covid la cooperativa Alternatura ha voluto dare alle famiglie, ai giovani e alla città un importante segnale di ripresa accogliendo le numerose richieste di iscrizione al progetto ormai collaudato negli anni delle Ecolonie. Dal 22 giugno scorso ha preso il via la festosa gang del bosco, la proposta estiva del Ceas Nuoro gestito dalla cooperativa Alternatura, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione. Anche stavolta, nonostante l’estate atipica data dall’emergenza coronavirus, la partecipazione è stata tanta, e tra regole e cambi di programma anche l’edizione 2020 delle Ecolonie vedrà la partecipazione di oltre 250 giovanissimi di Nuoro e Provincia (Mamoiada, Oliena, Orgosolo, Orani e tanti altri paesi del territorio) immersi per una settimana (la durata di ciascun turno) nella natura più selvaggia, coccolati dalle fronde degli alberi del Monte Ortobene, così da conoscere in maniera giocosa e avventurosa la flora e la fauna ma anche le storie e le leggende della montagna e creando, perché no, da una parte un legame affettivo con esso e dall’altra maggiore consapevolezza dei processi naturali e culturali che lo hanno originato e modellato.

«Le Ecolonie per noi non sono centri estivi, anche solo strutturalmente, per noi sono un’avventurosa esperienza di immersione in natura e di ricerca insieme – spiega Gianluca Cacciotto, direttore Ceas di Nuoro –. E mai come quest’anno è palpabile il bisogno dei giovani di sentirsi pienamente liberi e a loro agio in natura – sottolinea con piacere Cacciotto –. Abbiamo lavorato duro alla costruzione di un programma che non preveda nessun tipo di contatto ma che permetta comunque una forte interazione tra i partecipanti e il luogo dove si trovano, senza nessun tipo di scambio e/o promiscuità nell’utilizzo dei materiali e delle attrezzature, così da lavorare serenamente e da permettere ai ragazzi di divertirsi e esprimersi. Distanti ma uniti insomma – conclude –. Sentire i ragazzi che parlando tra loro dicono “mi sono innamorato del Monte Ortobene”, “vivrei qui per sempre”, “è l’esperienza più avventurosa che mi sia capitata” “ho vinto tante paure” e altre espressioni analoghe a queste ci ripaga di tutti gli sforzi fatti in un’estate che tutti noi ricorderemo bene, per forza di cose». Un successo che ha registrato il tutto esaurito nei primi tre turni dopo appena una settimana dall’apertura delle iscrizioni, ma che lascia comunque spazio a chi ancora vuole prendere parte a questa incredibile avventura all’insegna della libertà e del sano divertimento con posti liberi per i turni dal 13 luglio in poi. Il programma ha un carattere ludico e allo stesso tempo didattico, agevolato da una componente metodologica ludica, che ha il pregio di coinvolgere tutti e favorire la comprensione dei concetti ecologici fondamentali e di esplorare la natura con l’utilizzo dei cinque sensi: i frammenti di arcobaleno, la sinfonia della natura, le tavole del tempo, i “Pacchi del Signor Sole”, “Sos Cicli”, “Le Fiabe del Tesoro”, ma anche mountainbike”, tiro con l’arco, circuiti di psicomotricità, laboratori creativi, giochi di ruolo e della tradizione.

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