La Nuova Sardegna

Nuoro

Nel 2017 il recupero di droga e telefonini nel penitenziario

Nel 2017 il recupero di droga e telefonini nel penitenziario

NUORO. Giuseppino Contu, per via del suo ruolo di contabile del penitenziario, aveva libero accesso ai conti e nessuno lo controllava. «Aveva gioco facile a gestire ammanchi che lui stesso provocava»,...

08 luglio 2020
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NUORO. Giuseppino Contu, per via del suo ruolo di contabile del penitenziario, aveva libero accesso ai conti e nessuno lo controllava. «Aveva gioco facile a gestire ammanchi che lui stesso provocava», ha spiegato il dirigente del Nucleo ispettivo Antonello Brancati. Ma, dopo una perquisizione, non è riuscito a spiegare perché, a fronte di un prelievo di 5mila euro dal conto del penitenziario, giustificato per esigenze comprovate, mancassero 350 euro, esattamente la stessa cifra ritrovata nel suo borsellino personale. «I soldi per l’assicurazione della macchina», si è giustificato, ma la coincidenza era davvero sospetta.

Il ritrovamento della droga e dei telefonini, nel 2017, è stato la molla che ha fatto partire l’inchiesta. «Ci si è chiesti come potessero essere entrati quegli oggetti che dentro il penitenziario non potevano stare», ha specificato il capo della Squadra mobile di Nuoro Silvio Esposito. Seguendo il filo della droga, si è arrivati a stabilire le connessioni con l’impiegato amministrativo, e quindi il suo coinvolgimento nella piantagione di marijuana scoperta a Mores. «Circa 250 piante di cannabis del tipo “skunk”», ha spiegato Esposito. Una piantagione molto produttiva, ogni pianta circa 200 dosi: valore di mercato, 5 euro a dose, i conti sono presto fatti.

Per quanto riguarda il traffico di formaggi, carne e legna, ogni tanto si simulava la distruzione di partite di merci individuate come deteriorate, «Ma non c’erano mai i verbali di distruzione» ha spiegato Brancati. Nei prossimi giorni gli arrestati potrebbero essere sentiti dal giudice, assistiti dagli avvocati Angelo Merlini, Ivano Iai, Roberto Sanna, Tonino Secci e Roberto Deledda.(simonetta selloni)

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