La Nuova Sardegna

Nuoro

Lanusei, l’odissea per fare una Tac

di Giusy Ferreli
Lanusei, l’odissea per fare una Tac

Il centro di prenotazioni fissa soltanto le urgenze. Si moltiplicano le proteste

10 luglio 2020
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LANUSEI. Se non avete una prescrizione urgente sarà impossibile eseguire una Tac. Neanche privatamente visto che la casa di cura Tommasini di Jerzu ha sospeso il servizio per gli esterni. Chi ha necessità di sottoporsi a quest’accertamento dovrà quindi rivolgersi ad altre strutture. Questo è il triste lascito dell’emergenza Covid 19 in Ogliastra. Qui il Centro unico di prenotazioni della Assl di Lanusei ha chiuso le agende, un numero dedicato alle urgenze e riservato ai medici di famiglia e agli specialisti viene utilizzato per inviare esclusivamente richieste prioritarie per le quali, nel giro di qualche giorno, vengono fissati gli appuntamenti. Negli spazi che avanzano si inseriscono gli esami saltati a partire dal 8 marzo, data del blocco delle prestazioni sanitarie per la pandemia. Le richieste vengono vagliate singolarmente: la precedenza viene data determinate patologie come i tumori Nonostante questo, il carico di lavoro del reparto di Radiologia dell’ospedale di Lanusei è notevole soprattutto se si considera che il servizio, da qualche mese senza primario funziona a ranghi ridotti, anzi dimezzati. Dei dieci specialisti previsti dalla pianta organica in servizio ce ne sono sei. Di questi uno dispone di permessi e quindi non copre tutti i turni. «Oltre agli esami per i ricoverati – dice a questo riguardo Luigi Ferrai, responsabile della direzione sanitaria Nostra signora della Mercede - riusciamo a garantire agli esterni 25-30 Tac alla settimana. Solo gli ingressi al pronto soccorso, alcuni dei quali necessitano di esami approfonditi, sono una sessantina. Stiamo facendo il possibile per evitare i disagi ai pazienti». Su questa situazione pesa anche la carenza di specialisti. A nulla, sinora, sono serviti gli accorati appelli degli amministratori locali che guidati da Davide Burchi, sindaco di Lanusei e presidente della conferenza socio sanitaria territoriale, si sono rivolti in diverse occasioni a Regione e Ats. Alle parole non sono ancora seguiti i fatti perché i due radiologi promessi dal commissario straordinario dell’azienda unica Giorgio Steri, nella prima e unica visita al presidio ospedaliero ogliastrino, ancora non si sono visti. Le criticità, tuttavia, riguardano anche gli altri reparti che pagano lo scotto della cronica carenza di specialisti: Ortopedia, Chirurgia e Punto nascita.

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