La Nuova Sardegna

Nuoro

Ha un infarto in casa, carabiniere gli salva la vita

Ha un infarto in casa, carabiniere gli salva la vita

Jerzu, intervento provvidenziale di un vice brigadiere su un 65enne. Il sindaco Lai ringrazia l’Arma

12 luglio 2020
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JERZU. Era da poco passato mezzogiorno quando il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere. L’uomo, un 65enne di Jerzu, deve la vita al tempestivo intervento di un vice brigadiere dell’Arma, accorso nella sua abitazione dopo aver sentito le invocazione della madre che lo ha trovato riverso sul pavimento della cucina ormai esanime. Il concitato episodio è accaduto venerdì mattina in un palazzo che si trova di fronte allo stabile della Compagnia dei carabinieri. Il sottufficiale, in forze all’aliquota del Nucleo radiomobile di Jerzu, era intento a sbrigare alcune pratiche nell’ufficio al primo piano della palazzina di via Umberto quando ha sentito le urla disperate della donna che chiedeva aiuto dal balcone. È stato allora che il militare, 55 anni, si è precipitato immediatamente nell’appartamento. La scena che si è trovato davanti si è subito rivelata drammatica: a terra senza coscienza e senza battito cardiaco c’era il 65enne. Forte delle competenze acquisite grazie a un corso di primo soccorso, il miliare ha eseguito le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Con successo. Nel frattempo i suoi colleghi hanno chiamato il 118 e quando l’equipe medicalizzata è intervenuta le condizioni del malcapitato anziano erano, fortunatamente, già migliorate. Trasportato in ambulanza all’ospedale di Lanusei è stato successivamente trasferito nel reparto di Cardiologia del San Francesco di Nuoro dove rimarrà ancora qualche giorno sotto stretta osservazione medica. Sono stati i sanitari del 118 prima e del Nostra Signora della Mercede poi a confermare che, senza il provvidenziale intervento del vicebrigadiere, il paziente non sarebbe sopravvissuto all’infarto. Il racconto ha fatto il giro del paese della valle del Pardu suscitando emozione. Il sindaco Carlo Lai alla notizia del tempestivo soccorso ha chiamato il capitano Alessandro D’Auria, comandante della compagnia ogliastrina per esprimere gratitudine e congratularsi con il superiore per il gesto del vicebrigadiere. «Da tempo – ha commentato il primo cittadino jerzese – i carabinieri e la nostra comunità vivono in simbiosi. Quest’ultimo episodio testimonia, ancora una volta la vicinanza dell’Arma ai cittadini, vicinanza per la quale, mai come in questo frangente, siamo riconoscenti». L’ufficiale, dal canto suo, non nasconde il comprensibile compiacimento per un gesto valso a salvare una vita umana. «L’intervento del vicebrigadiere, formato per affrontare situazioni di emergenza – ha detto D’Auria – è stato tempestivo e, soprattutto si è rivelato provvidenziale». Di fronte a situazioni di questo genere c’è solo da augurarsi che ci sia un angelo custode che, come il soccorritore in divisa, sia capace di praticare una le manovre di rianimazione cardiopolmonare. E di salvare una vita. (g.f.)

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