La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, neonata di due giorni operata alla testa

di Luciano Piras
Nuoro, neonata di due giorni operata alla testa

Dopo l'intervento al San Francesco corsa contro il tempo con un volo da record dell’elicottero dell’Areus al Bambin Gesù di Roma

12 luglio 2020
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NUORO. «Un ottimo lavoro di squadra per cercare di salvare la vita a una bambina di appena due giorni». È con queste parole che la direttrice sanitaria dell’ospedale San Francesco, Antonella Tatti, fa la sintesi di una corsa contro il tempo senza precedenti. «Un ottimo lavoro di squadra dei neurochirurghi, degli anestesisti e dei pediatri» sottolinea con orgoglio. La piccoletta, uno scricciolo di appena tre chili, figlia di una giovane coppia del Nuorese, era nata da 48 ore quando ha avuto una emorragia celebrale. Operata d’urgenza in Neurochirurgia, è stata stabilizzata dalla Rianimazione e dalla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale cittadino per essere poi caricata a bordo dell’elicottero dell’Areus e portata, primo volo transregionale con una culletta termica, direttamente a Roma, al Bambin Gesù, l’ospedale pediatrico del Vaticano.

«La bambina presentava sanguinamenti multipli, gastrointestinali» spiega ancora la dottoressa Tatti. Un quadro clinico molto, molto grave. «Bravi i nostri pediatri – dice – che hanno visto bene e hanno subito capito di cosa poteva trattarsi». Aspettare avrebbe potuto significare perdere la bimba nei giro di pochi minuti. Un momento fondamentale, quello della diagnosi, per non perdere istanti preziosi: entrata subito in sala operatoria, la piccola è stata affidata alle mani del neurochirurgo Franco Floris (arrivato da pochissimi giorni al San Francesco dall’ospedale Brotzu di Cagliari, per sei mesi di supporto all’organigramma nuorese ridotto all’osso) della équipe guidata dal primario Maurizio Paulis. Subito dopo l’intervento di derivazione per ridurre la pressione endocranica, sono entrati in azione le équipe della Rianimazione (diretta dal dottor Peppino Paffi) e della Terapia intensiva neonatale (diretta dal dottor Antonio Cualbu). Una volta stabilizzata, la bambina è stata presa in carico dall’equipaggio e dal personale sanitario dell’Areus (compreso un pediatra e un infermiere dello stesso ospedale nuorese saliti a bordo dell’Aw 139 di stanza a Olbia). L’elicottero è dunque decollato dalla base di via Porrino alla volta del Bambin Gesù. «Un servizio impossibile da realizzare fino a qualche anno fa» sottolinea Marcello Acciaro, direttore sanitario dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus). «Stiamo crescendo e migliorando di parecchio, e continueremo a farlo – garantisce –. I livelli di sicurezza sono sempre più alti». Anche in tempi di Covid 19, con l’arrivo imminente delle barelle di biocontenimento (acquistate grazie a un generoso contributo della Fondazione di Sardegna) per il trasporto in elisoccorso di eventuali pazienti positivi al coronavirus. «Grazie alla tecnologia, il servizio dell’Areus cresce ogni giorno» ribadisce Acciaro. Certo è che il volo transregionale di venerdì è stato decisivo per salvare la vita alla neonata nuorese di appena due giorni. Ricoverata ora a Roma, in prognosi riservata, sotto esame anche per cercare di capire cosa è successo e quali siano le cause che hanno scatenato l’emorragia. «L’ospedale San Francesco sa di avere una vocazione di servizio per il territorio» commenta a caldo Grazia Cattina, direttrice generale della Assl di Nuoro. «Siamo estremamente attenti alle esigenze dei cittadini, evitare problemi e disagi agli utenti è la nostra missione. L’intervento e il gioco di squadra per cercare di salvare la vita a questa bambina è la dimostrazione concreta di come ci prendiamo cura dei pazienti».

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