La Nuova Sardegna

Nuoro

TRIBUNALE 

Abuso d’ufficio al Consorzio di bonifica, chiesta l’archiviazione

Abuso d’ufficio al Consorzio di bonifica, chiesta l’archiviazione

NUORO. È approdata ieri davanti al gip Claudio Cozzella la vicenda nata dalla denuncia presentata da un dipendente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, nella quale, in sostanza, il...

15 luglio 2020
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NUORO. È approdata ieri davanti al gip Claudio Cozzella la vicenda nata dalla denuncia presentata da un dipendente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, nella quale, in sostanza, il dipendente accusava i vertici del Consorzio di non farlo lavorare in modo adeguato e di estrometterlo. Una sorta di mobbing, insomma, che secondo il dipendente – ovvero il geometra di Irgoli, Francesco Porcu – aveva subito tra il 2017 e il 2018, e che era legato alla sua testimonianza al processo per l’alluvione Cleopatra e alla polizia giudiziaria. La vicenda, dunque, è approdata ieri davanti al gip perché il pm Riccardo Belfiori aveva presentato una richiesta di archiviazione di questo procedimento e Porcu, dal canto suo, si è opposto a questa richiesta. Il gip, quindi, dovrà decidere se archiviare o meno le posizioni di due ingegneri e del presidente del cda, indagati per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Sono il direttore generale, Antonio Madau, difeso dall’avvocato Federica Chironi, il presidente del cda, Ambrogio Guiso, difeso dall’avvocato Sebastiano Chironi, e del direttore del servizio tecnico, Sebastiano Bussalai, difeso dall’avvocato Basilio Brodu. Ieri le parti hanno presentato i loro argomenti e il gip ha deciso di prendere tempo per decidere: scioglierà la riserva nei prossimi giorni. Il pm ha insistito sulla richiesta di archiviare le posizioni degli indagati perché ha ritenuto infondate tutte le accuse nei loro confronti, alla luce delle indagini, dell’acquisizione di diverse carte, e di diverse testimonianze. L’avvocato Federica Chironi ha sostenuto che l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione non fosse ammissibile perché avrebbe dovuto indicare le eventuali altre indagini che secondo l’opponente il pm avrebbe dovuto svolgere in aggiunta a quelle già svolte. (v.g.)

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