La Nuova Sardegna

Nuoro

Strada per Foxi Lioni, polemica a Tortolì

di Lamberto Cugudda
Strada per Foxi Lioni, polemica a Tortolì

Il primo cittadino: «Limitato l’accesso al litorale». La proprietà: «Impediti solo i parcheggi illegali»

28 luglio 2020
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TORTOLÌ. La zona del litorale di Orrì continua a essere interessata da “contrapposizioni” fra operatori di chioschi, bar e stabilimenti balneari, proprietari di terreni e altri. Senza scordare la battaglia legale che va avanti da quattro anni fra il Comune e gli eredi di un possidente arzanese, sull’utilizzo di un sterrato al termine della seconda spiaggia. Così come si registrano, da anni, tensioni e denunce nella zona del Golfetto, rispetto all’utilizzo e alla pulizia di una strada dove, anche ieri, sono intervenute due pattuglie dei carabinieri.

Da due settimane è salita alla ribalta la vicenda della zona delle Piscinette, al termine della terza spiaggia di Orrì. E proprio su quest’ultima “controversia” fra la famiglia Vercammen proprietaria di 19 ettari di terreno e un chiosco bar, è intervenuto il sindaco Massimo Cannas. «In merito alla strada sterrata che conduce alla spiaggia di Foxi Lioni – afferma – dove sono stati eseguiti in diversi tempi alcuni scavi, probabilmente per delimitare delle proprietà, è opportuno fare chiarezza. Tali solcature, realizzate in distinte fasi lungo la carreggiata, limitano pesantemente la funzionalità della strada e quindi l’uso pubblico del bene consolidato da decenni. È pertanto volontà di questa amministrazione ripristinare il prima possibile, nel rispetto delle procedure, la corretta fruibilità della strada e garantire l’accesso alla spiaggia, così come sempre è stato». Cannas rimarca che si è in attesa «degli esiti di indagine sulla correttezza di questa attività e su altre poste in essere su un’area particolarmente pregiata a forte vocazione ambientale e paesaggistica: la strada si trova in un’area Sic, ricade dentro i 150 metri dalla battigia e quindi disciplinata dal Ppr».

Daniele Murru, legale delle sorelle Vercammen ha ribattuto al sindaco. «Non è vero che le “solcature” limitano pesantemente la funzionalità dello stradello: l’accesso alla spiaggia sia veicolare che pedonale rimane agevole. Con le “solcature” si è impedito il parcheggio illegale delle auto e l’accesso all’area compromessa da mani altrui criminali che avrebbero ancora ampliato gli stradelli e i parcheggi». Per Murru la corretta fruibilità e l’accesso alla spiaggia rimane garantito sia ai pedoni che ai mezzi. «È vero – conclude – che il fondo dei Vercammen è area Sic a forte vocazione naturalistica: le mie assistite si chiedono la ragione per la quale lei e la polizia municipale non avreste fatto nulla nel corso degli anni per impedire la devastazione del sito da parte di mani ignote, atteso che i danneggiamenti ambientali, la realizzazione abusiva degli parcheggi e l’allargamento dell’accesso al mare è maturata nel corso degli ultimi anni senza alcun intervento degli enti deputati alla vigilanza e né da parte sua».

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