Maternità, donne e lavoro: in scena il tour di Pj Gambioli
di Francesco Pirisi
Lo spettacolo della regista tutto coniugato la femminile Da domani storie toccanti che emozioneranno il pubblico
01 settembre 2020
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NUORO. La regista nuorese Pj Gambioli ritorna in scena per parlare di donne e mondo del lavoro, sempre e comunque coniugato al femminile. Il tutto dentro un tour di spettacoli che toccherà le province di Nuoro, Sassari e Cagliari. Si parte domani e si va avanti con 13 tappe in altrettanti comuni dell’isola. “Donne, maternità e lavoro”, il titolo che condensa le parole e gli argomenti degli eventi. Ogni sera la proposizione del film-documentario “Mamme fuori mercato”, prodotto anni fa proprio da Pj Gambioli, con l’associazione Janas, e subito dopo un confronto tra chi è parte in causa del tema sociale.
La parola alla regista, che da anni lavora nella penisola nell'animazione per bambini e su tematiche offerte dell’attualità: «A ogni tappa vengono invitate imprenditrici, lavoratrici, mamme, donne che hanno scelto di lavorare, oppure di dedicarsi in modo prioritario alla famiglia, ma anche a impegni nell’associazionismo e nel volontariato. Le testimonianze di ognuna di queste persone – questo il pensiero di Pj Gambioli – sono importanti per mettere a fuoco la questione, con pregi, difetti e soprattutto problematiche, anche legate alla legislazione nazionale, a cui la società e la politica sono chiamate a dare delle soluzioni».
La proposta culturale dell’artista è frutto maturato già da qualche anno, pensata in quel di Rimini, dove ha trasferito i suoi interessi professionali, e offerta prima di tutto ai conterranei della Sardegna. A monte c’è proprio il documentario, che solo nella Penisola ha messo insieme 40 appuntamenti.
Lavoro che si avvale come responsabile di produzione dell’impegno di Monia Cappiello.
La Sardegna è stata al centro degli spettacoli. Pj ci ritorna per la terza volta. Questo anche grazie alla scelta di ospitare la rassegna da parte di 13 comuni isolani (tra quali i “nuoresi” Onifai, Gavoi e Irgoli), l’Unione dei comuni del Coros, nel Logudoro, e dell’università di Sassari.
Si sono uniti nella promozione del progetto i centri antiviolenza Onda rosa, di Nuoro, il sassarese Donna Ceteris, e la Consigliera di parità della Provincia di Sassari, Maria Antonietta Salis.
Mentre il sostegno economico è della Fondazione di Sardegna e dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione.
Da domani, 2 settembre, si riparte attraverso gli stessi sentieri artistici e gli itinerari dell’anima, considerato che si parlerà di esempi e testimonianze concrete col supporto culturale ed emotivo di chi si è trovata in quel bivio tra lavoro e ruolo familiare, di madre, non semplici da coniugare. La finzione scenica è anch’essa uno straordinario valore aggiunto.
Come sottolinea Pj Gambioli: «Ci piace pensare ai nostri eventi come a dei momenti interattivi. Il film del tour – aggiunge la regista – è una storia toccante che emoziona il pubblico. Questo perché il cinema è capace di coinvolgere nel profondo e, quindi – conclude Gambioli – costituisce un terreno fertile per un confronto di idee e opinioni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La parola alla regista, che da anni lavora nella penisola nell'animazione per bambini e su tematiche offerte dell’attualità: «A ogni tappa vengono invitate imprenditrici, lavoratrici, mamme, donne che hanno scelto di lavorare, oppure di dedicarsi in modo prioritario alla famiglia, ma anche a impegni nell’associazionismo e nel volontariato. Le testimonianze di ognuna di queste persone – questo il pensiero di Pj Gambioli – sono importanti per mettere a fuoco la questione, con pregi, difetti e soprattutto problematiche, anche legate alla legislazione nazionale, a cui la società e la politica sono chiamate a dare delle soluzioni».
La proposta culturale dell’artista è frutto maturato già da qualche anno, pensata in quel di Rimini, dove ha trasferito i suoi interessi professionali, e offerta prima di tutto ai conterranei della Sardegna. A monte c’è proprio il documentario, che solo nella Penisola ha messo insieme 40 appuntamenti.
Lavoro che si avvale come responsabile di produzione dell’impegno di Monia Cappiello.
La Sardegna è stata al centro degli spettacoli. Pj ci ritorna per la terza volta. Questo anche grazie alla scelta di ospitare la rassegna da parte di 13 comuni isolani (tra quali i “nuoresi” Onifai, Gavoi e Irgoli), l’Unione dei comuni del Coros, nel Logudoro, e dell’università di Sassari.
Si sono uniti nella promozione del progetto i centri antiviolenza Onda rosa, di Nuoro, il sassarese Donna Ceteris, e la Consigliera di parità della Provincia di Sassari, Maria Antonietta Salis.
Mentre il sostegno economico è della Fondazione di Sardegna e dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione.
Da domani, 2 settembre, si riparte attraverso gli stessi sentieri artistici e gli itinerari dell’anima, considerato che si parlerà di esempi e testimonianze concrete col supporto culturale ed emotivo di chi si è trovata in quel bivio tra lavoro e ruolo familiare, di madre, non semplici da coniugare. La finzione scenica è anch’essa uno straordinario valore aggiunto.
Come sottolinea Pj Gambioli: «Ci piace pensare ai nostri eventi come a dei momenti interattivi. Il film del tour – aggiunge la regista – è una storia toccante che emoziona il pubblico. Questo perché il cinema è capace di coinvolgere nel profondo e, quindi – conclude Gambioli – costituisce un terreno fertile per un confronto di idee e opinioni».
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