La Nuova Sardegna

Nuoro

Otto agenti per 10 comuni: la polizia locale è in stallo

di Alessandra Porcu
Otto agenti per 10 comuni: la polizia locale è in stallo

Macomer, le preoccupazioni del presidente dell’Unione del Marghine Luigi Daga «Troppo pochi, con l’avvio delle scuole sarà palese. Serve aumentare il numero»

02 settembre 2020
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MACOMER. Quella della Polizia locale dell'Unione dei comuni del Marghine è da tempo una questione irrisolta. Una vera e propria matassa da sbrogliare. E i nodi potrebbero venire al pettine già il prossimo 22 settembre, con la riapertura delle scuole. «Da diversi anni – spiega il presidente Luigi Daga – abbiamo un organico sottodimensionato. Gli agenti in pensione non sono stati sostituiti, così da 13 sono diventati 9. Sei assunti dal Comune di Macomer, due da Sindia e uno fa capo al municipio di Birori. Come si può facilmente intuire il loro numero esiguo non basta a garantire il controllo su tutto il territorio». Da qui il timore, fondato, che con l'avvio del nuovo anno scolastico i vigili non saranno in grado di prestare servizio all'esterno di tutti gli istituti. «La loro presenza – sottolinea Daga – sarebbe necessaria per scaglionare l'entrata e l'uscita degli alunni. L'emergenza Covid impone il distanziamento interpersonale e il rispetto di tutte le misure di prevenzione per evitare il diffondersi e il contagio del coronavirus. Al momento, però, non abbiamo uomini e donne sufficienti per effettuare le verifiche». Nella prossima assemblea, prevista a metà mese, l'Unione dei comuni sarà chiamata a prendere visione della bozza del piano che riguarda il futuro assetto del corpo di Polizia locale. «I sindaci dei dieci centri – sottolinea il presidente – dovranno esprimersi in merito. Molti di loro sarebbero favorevoli a incrementare il numero degli agenti, investendo fondi dei loro bilanci comunali, per rendere efficiente il servizio nel Marghine. Ma c'è anche qualcuno che ritiene la figura del vigile urbano non necessaria nel suo piccolo paese e, in virtù di ciò, preferirebbe dirottare le risorse su altri capitoli di spesa. Fermo restando che ognuno ha il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione – precisa Luigi Daga – è però doveroso tener conto di un aspetto non marginale. Far parte dell'Unione dei Comuni significa avere diritti e doveri. In ballo ci sono la sicurezza e la vigilanza di una vasta area e non si può pretendere che con soli 8 agenti sul campo, il nono è in servizio dal Giudice di pace, si possano tenere sotto controllo la viabilità urbana e la pubblica sicurezza. Sorvegliare le campagne, il fenomeno delle discariche abusive è sempre più diffuso, e allo stesso tempo svolgere servizio d'ordine nel corso di eventi e manifestazioni. Anche durante il lockdown il ruolo degli agenti della Polizia locale è stato rilevante. Hanno operato al fianco di Carabinieri e della Polizia di Stato per assicurare il rispetto dei decreti ministeriali. Auspico – conclude Luigi Daga – che entro la fine dell'anno si possa trovare una soluzione condivisa.

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