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Il gruppo “Night Groove” alle finali di Sanremo Rock

di Claudia Carta
Il gruppo “Night Groove” alle finali di Sanremo Rock

LOTZORAI. Calcare il palcoscenico dell’Ariston di Sanremo a 19 anni. Sentire l’adrenalina che invade mente e muscoli quando le corde della chitarra e del basso vibrano, mentre la batteria scandisce...

06 settembre 2020
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LOTZORAI. Calcare il palcoscenico dell’Ariston di Sanremo a 19 anni. Sentire l’adrenalina che invade mente e muscoli quando le corde della chitarra e del basso vibrano, mentre la batteria scandisce il ritmo, anche quello del cuore che batte forte. E batte rock. È quello che stanno provando quattro giovani musicisti ogliastrini, arrivati alle finali della 33esima edizione di Sanremo Rock, nella capitale italiana della musica per antonomasia. Esserci. Ed esserci da protagonisti. Mirko Pili di Lotzorai alle percussioni, Marco Obbo di Tortolì al basso, Daniele Spatara anche lui di Tortolì alla chitarra, Mario Deplano di Ulassai, chitarra e voce. Sono i “Night Groove” e portano al teatro sanremese tutta la freschezza e la forza della musica giovane, rappresentando un terra intera, l’Ogliastra. In nove da tutta la Sardegna alle preselezioni, sono arrivati tra i quattro gruppi isolani per le finali, insieme ai numerosissimi provenienti dall’intero Stivale.

E con loro arriva sul palcoscenico più celebre d’Italia la forza, l’incoraggiamento e il tifo ogliastrino. Tanto può la passione per la musica. Tanto riesce l’amicizia autentica di quattro ragazzi che nel 2016 hanno deciso di scrivere un’avventura chiamata “Night Groove”, giocando con il Blues, il Rock, il Jazz fino al Funk e al Pop. Nascono da qui nuove sperimentazioni, le rielaborazioni di classici senza tempo, delle pietre miliari incastonate nel panorama musicale internazionale, da Chuck Berry ai Deep Purple, dai Red Hot Chili Peppers ai Queen, senza scordare gli artisti di casa nostra, uno fra tutti Luciano Ligabue. Giovanissimi, il più grande ha 24 anni, provengono da esperienze e percorsi di formazione differenti, grazie al prezioso aiuto dei maestri ogliastrini, ma senza mai accontentarsi, arrivando anche alle scuole civiche e alle accademie d’oltre mare. Perché crescere si può e si deve, perché “fermarsi mai” e perché la passione conduce lontano e rimette in gioco, ogni giorno. La finale, si sa, è sempre una partita secca. Dentro o fuori. Si suona. Si spera. Inizia oggi una settimana intensa fatta di prove e arrangiamenti. Fino a martedì 8 settembre, quando il palco sarà solo per loro. Risuoneranno le note di “Mai più”: un invito a non perdere di vista la bellezza di ciò che ci circonda, troppo presi a raggiungere chissà quale obiettivo, ricercando chissà dove la felicità, senza accorgersi che magari sta a un passo da noi. Ma intanto “il tempo che ho sprecato non tornerà mai più”. «La nostra emozione in questo momento è davvero grande – racconta uno dei chitarristi, Daniele Spatara –. Ci siamo preparati tanto, sono ormai diversi anni che suoniamo insieme e questa esperienza rappresenta anche una sorta di traguardo, una conferma che tutto il lavoro fatto finora non è stato vano. Ora siamo qui, dobbiamo soltanto essere sereni, suonare il nostro pezzo e trascorrere una settimana insieme, per sentirci ancora più uniti come persone, oltre che come musicisti». È già una vittoria.

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