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Nuoro

«Caso Palmasera, stop alle guerre»

«Caso Palmasera, stop alle guerre»

Dorgali, consiglio comunale unanime dopo la protesta delle lavoratrici

09 settembre 2020
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DORGALI. Arriva anche un documento del consiglio comunale, riguardo alle note vicende del Villaggio Palmasera. A seguito della clamorosa protesta delle lavoratrici del villaggio turistico di Cala Gonone, si erano tenuti due incontri tra gli amministratori e i lavoratori. Adesso il consiglio comunale di Dorgali, all’unanimità dei suoi componenti «si augura che questa vicenda serva di lezione ad altri lavoratori affinché, nell’obiettivo di tutelare i propri diritti, adottino le strategie più idonee e quindi efficaci attraverso i canali istituzionali deputati, organizzazioni sindacali in primis. Che questa protesta non si trasformi in una “lotta tra poveri” in cui si condanni chi, per necessità personali, sia costretto ad accettare condizioni di lavoro al ribasso. Auspica che la nuova gestione, che amministra una importante fetta dei posti letto di Cala Gonone, ambisca a mantenere la reputazione “ereditata” dalla proprietà, riguardo all’adeguato trattamento riconosciuto ai propri lavoratori». Allo stesso tempo, il documento «richiama tutti gli imprenditori del nostro territorio, turistici e non, alla corretta interpretazione dell’importante ruolo sociale a loro riconosciuto, determinante per lo sviluppo e il progresso dei propri lavoratori e, attraverso loro, della nostra comunità». I consiglieri comunali condannano «la deriva neoliberista dell’Unione europea che, sulla base del dogma che un mercato del lavoro con poche regole ne migliori l’efficienza, considera fisiologico il grave fenomeno della disoccupazione. Questa miope visione politica ha determinato una escalation di provvedimenti legislativi che hanno sempre più sbilanciato i rapporti di forza tra gli lavoratori e imprenditori a beneficio di questi ultimi, comprimendo i salari e il loro potere d’acquisto, seppur legalmente, oltre i limiti previsti dall’articolo 36 della Costituzione – sottolineano i consiglieri comunali. Che invitano «tutti i lavoratori (e non), ad agire per cercare di invertire la tendenza in atto da ormai oltre un ventennio, che vede i loro diritti comprimersi, sparire, trasformarsi in qualcosa di diverso da quanto conquistato nel tempo con le battaglie sociali dei nostri genitori e dei nostri nonni. Esprime la massima solidarietà nei confronti delle lavoratrici che, legittimamente, rivendicano continuità nell’applicazione dei contratti di lavoro dei quali hanno usufruito per oltre un ventennio». (n.mugg.)

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