La Nuova Sardegna

Nuoro

Stabilimenti balneari a singhiozzo

di Lamberto Cugudda
Stabilimenti balneari a singhiozzo

Tortolì, chiusura anticipata della stagione. Bilancio positivo solo ad agosto. «Pochi gli stranieri»

09 settembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Anche per gli stabilimenti balneari della zona di Tortolì e della frazione è giunta l’ora del consuntivo stagionale. Alcuni proseguiranno l’attività sperando nell’arrivo di vacanzieri stranieri e nella tenuta delle condizioni meteo, mentre altri hanno già stabilito la chiusura stagionale a metà mese. È questo il caso di Antonio Ladu, 28 anni, che dal 2013 ha lo stabilimento balneare con 62 ombrelloni e altrettanti lettini nella terza spiaggia del litorale di Orrì, a Foxilioni. «Per come erano le premesse a fine maggio-inizio giugno – afferma Ladu – qualcosa si è riusciti a fare. Ma servirà a pagare le spese. Abbiamo avuto dei buoni numeri da fine luglio, ma soprattutto dopo i giorni di ferragosto. Le presenze sono state dei nostri corregionali e dei vacanzieri della Penisola. Pochi gli stranieri. Ho dato lavoro a tre persone (negli anni passati erano almeno quattro ndr) ma ho già deciso che chiuderò lo stabilimento balneare qui nel litorale di Foxilioni intorno a metà mese».

Al termine della seconda spiaggia (conosciuta da decenni come quella “dei bar”), la più grande e frequentata dello stesso litorale di Orrì, nella zona del trampolino, vi è lo stabilimento Hakuna Makata Beach, molto frequentato dai giovani. «Non è stata di certo una stagione positiva – afferma Fabrizio Palmas (uno dei due soci) – e dobbiamo ringraziare i turisti ogliastrini e i sardi in genere se a luglio (nei fine settimana) e soprattutto ad agosto, siamo riusciti a lavorare, non certo sui livelli degli anni precedenti. In piena stagione abbiamo anche una dozzina di dipendenti, mentre ora siamo in quattro. Non sappiamo ancora quando chiuderemo: dipenderà dal tempo e dall’arrivo di vacanzieri stranieri. Le speranze sul prosieguo della stagione sono poche».

Sul versante opposto della costa tortoliese, nella baia di Porto Frailis, dal 1985 esiste lo stabilimento balneare Vargiu, inizialmente nato solo come noleggio pedalò, pattini, e altro. «Abbiamo aperto i battenti il 15 giugno – dice Maurizio Vargiu, 40 anni, bagnino e uno dei titolari – e le previsioni erano a dir poco nere. Mentre invece, a partire da luglio e soprattutto lo scorso mese di agosto, si è riusciti a lavorare grazie ai sardi e ai nostri connazionali. Ci sono stati anche degli stranieri, ma questi flussi nono sono nemmeno paragonabili a quelli degli anni precedenti. Avevamo quattro dipendenti oltre me, ma ne abbiamo potuto assumere solo tre (più uno, part-time ad agosto). Se arriva qualcuno e il tempo tiene, si potrebbe stare aperti anche fino a domenica 27. Ma se torna una sciroccata e si rimangia la spiaggia (come una decina di giorni fa), chiuderemo subito».

Lungo il litorale di Orrì, nella zona delle Piscinette), vi è l’omonimo stabilimento balneare. «È stata una stagione molto difficile – dice il titolare Pierpaolo Pisano – e diversi dei ragazzi che avevano assunto sono andati via. Penso che adesso staremo solo io e mia moglie, sperando nel bel tempo e nell’arrivo (anche se sarà difficile) dei turisti stranieri».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative