La Nuova Sardegna

Nuoro

I frati minori lasciano la basilica di Fonni dopo 4 secoli di storia

di Kety Sanna
I frati minori lasciano la basilica di Fonni dopo 4 secoli di storia

Da ottobre il paese avrà due chiese ma un solo parroco Il sindaco: «Una perdita sociale e culturale per la comunità»

13 settembre 2020
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FONNI. Crisi di vocazione ed età avanzata. I frati minori dopo 410 anni lasciano il convento di Fonni. Mancava solo l’ufficialità, arrivata ieri con un comunicato a firma della diocesi di Nuoro. Ci avevano provato il vescovo Antonello Mura, la sindaca Daniela Falconi e i fedeli ad evitare che quella decisione che aleggiava da tempo nell’aria, potesse diventare definitiva. La notizia è stata accolta con rammarico e senso di impotenza in tutto il territorio. Da ieri nel paese ai piedi del monte Spada, si spezza una storia lunga secoli e si cancella una presenza religiosa che la diocesi e la popolazione ha sempre incoraggiato, sostenuto e alimentato. L’esperienza francescana in Barbagia si concluderà a ottobre.

La struttura religiosa non sarà più presidiata dai frati (a Fonni ne sono rimasti tre ndr) e la parrocchia di Nostra Signora dei Martiri verrà unita a quella di San Giovanni.

«Questa mattina (ieri per chi legge ndr) ho sentito il vescovo Antonello Mura che mi ha comunicato una notizia che non avrei voluto ricevere mai – ha detto con enorme dispiacere la sindaca di Fonni, Daniela Falconi –. Sembra di assistere per l’ennesima volta a un film già visto, in cui per volontà politica chi perde sono sempre i piccoli centri a vantaggio dei più grandi. I nostri frati verranno trasferiti a Cagliari o a Sassari, e lasceranno un vuoto incolmabile nel nostro paese. L’età media dei religiosi in questi anni ha continuato a crescere senza che vi siano stati segnali di nuovi avvicendamenti. Le vocazioni, infatti, sono sempre meno. Con la loro partenza – ha aggiunto la sindaca – perderemo quel patrimonio sociale e culturale che il paese ha sempre avuto. Verrà a mancare un servizio importante e subiremo un impoverimento religioso e umano. A nulla sono serviti gli incontri, le assemblee pubbliche e i tentativi di mediazione per scongiurare la loro partenza. È toccato prima ad altri paesi della Sardegna – ha continuato Falconi –. Oggi è successo a noi».

La basilica dei “Martiri” non verrà chiusa ma passerà alla diocesi che continuerà ad usarla per svolgervi funzioni religiose. Il paese avrà due chiese rette da uno stesso parroco, mentre padre Giuseppe Carta andrà via insieme agli altri due frati rimasti dell’ordine religioso che, a Fonni, continuerà a mantenere la proprietà del convento.

«In questo momento rimane la profonda tristezza per il vuoto che i frati lasceranno nella nostra comunità, di cui erano parte integrante. Per noi sarà una perdita umana, sociale e cultura. Animavano i fedeli, organizzavano programmi per i giovani e si affiancavano alla vita religiosa della parrocchia. Ricordo quando da bambina seguivo il catechismo da loro. Certo – ha concluso Daniela Falconi – la speranza che qualcosa possa ancora cambiare è l’ultima a morire».

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