Cultura, lavoro e turismo il tris di Lecca per Loceri
di Lamberto Cugudda
Il paese è uno dei tre comuni dove si voterà per un unico candidato sindaco «Tra gli obiettivi prioritari pure il miglioramento del centro storico e l’ambiente»
04 ottobre 2020
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LOCERI. È uno dei tre centri ogliastrini, con Ussassai e Arzana, dove si potrà votare per una sola lista. A Loceri, i residenti sono 1.299 e gli aventi diritto al voto 1.248. Candidato sindaco della civica “Loceri Avanti” è Gianfranco Lecca, 65 anni, pensionato, in passato perito agrario, libero professionista. Tesserato al Psi dal 1974, dal 2014 ne è il segretario regionale. Dal 1986 al 1989 è stato presidente della Cm Ogliastra e dell’Usl di Lanusei. «Ci siamo sforzati di attivare tutte le migliori giovani energie del paese – spiega Lecca – senza distinzione di sesso, di età e di appartenenza familiare. Il nostro spirito è scevro da polemiche, considerazioni o riserve sulle precedenti amministrazioni, convinti che ognuno, per la propria parte, ha lavorato nell’interesse della comunità. Sulle precedenti amministrazioni non sta a noi sindacare o esprimere giudizi, che lasciamo al corpo elettorale. Una nostra mancata scelta di scendere in campo avrebbe significato, con l’arrivo del commissario, una sconfitta non solo per la politica ma per tutto il paese». Il candidato sindaco spiega che tra gli obiettivi prioritari vi sono tutti quegli interventi «volti a migliorare il centro storico, l’ospitalità, la cultura, la genuinità dei nostri prodotti e la salubrità del nostro ambiente».
In sintesi, Loceri dovrà e passare da un’economia prevalentemente agricola a una di tipo turistico, dove agricoltura, ambiente, storia e la cultura si fondono con il segmento turistico. Per raggiungere questi obiettivi è importante il sostegno all’attività agricola e zootecnica e ai prodotti derivati. «Occorrerà dare forte impulso e sostegno a tutte quelle attività – prosegue – che operano nella trasformazione dei prodotti locali, perché dai prodotti finiti si ricava il maggior reddito rispetto alle produzioni base, così da immettere nel mercato produzioni di altissimo valore organolettico». E ancora, si punterà sulle attività turistiche, incentivando le attività presenti e future al fine di aumentare la ricettività ma soprattutto la qualità dell’offerta turistica. «Tutto ciò – rimarca Lecca – sostenuto da una campagna promozionale/marketing che ci porti a essere metà costante di visitatori, attraverso una serie di iniziative, di manifestazioni nei diversi settori che portino il paese a vivere queste iniziative dalla primavera ad autunno inoltrato».
Nel settore sociale si riserverà grande attenzione ai più deboli e ai meno fortunati «ponendo anche in essere una serie di iniziative volte a fare assurgere il nostro paese come sensibile e attento ai diversamente abili ritenendoli una risorsa e non un peso». Si punterà su una scuola di qualità che rappresenta la scelta migliore «per una crescita culturale dei nostri giovani».
In sintesi, Loceri dovrà e passare da un’economia prevalentemente agricola a una di tipo turistico, dove agricoltura, ambiente, storia e la cultura si fondono con il segmento turistico. Per raggiungere questi obiettivi è importante il sostegno all’attività agricola e zootecnica e ai prodotti derivati. «Occorrerà dare forte impulso e sostegno a tutte quelle attività – prosegue – che operano nella trasformazione dei prodotti locali, perché dai prodotti finiti si ricava il maggior reddito rispetto alle produzioni base, così da immettere nel mercato produzioni di altissimo valore organolettico». E ancora, si punterà sulle attività turistiche, incentivando le attività presenti e future al fine di aumentare la ricettività ma soprattutto la qualità dell’offerta turistica. «Tutto ciò – rimarca Lecca – sostenuto da una campagna promozionale/marketing che ci porti a essere metà costante di visitatori, attraverso una serie di iniziative, di manifestazioni nei diversi settori che portino il paese a vivere queste iniziative dalla primavera ad autunno inoltrato».
Nel settore sociale si riserverà grande attenzione ai più deboli e ai meno fortunati «ponendo anche in essere una serie di iniziative volte a fare assurgere il nostro paese come sensibile e attento ai diversamente abili ritenendoli una risorsa e non un peso». Si punterà su una scuola di qualità che rappresenta la scelta migliore «per una crescita culturale dei nostri giovani».