La Nuova Sardegna

Nuoro

Lodine, screening di massa per contenere il contagio

di Michela Columbu
Lodine, screening di massa per contenere il contagio

L’amministrazione ha scelto di sottoporre al test antigenico tutti cittadini. Il sindaco: «Venerdì 9 ottobre saranno fatti 330 test per conoscere la diffusione del virus» 

07 ottobre 2020
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LODIONE. Lodine su decisione dell’amministrazione comunale, ha scelto di sottoporre al test antigenico rapido tutta la popolazione. «A fronte di tre casi registrati – ha spiegato il primo cittadino Franco Crisponi – e prima che si sviluppi qualcosa che potrebbe rivelarsi ingovernabile, abbiamo deciso di fare un monitoraggio a tappeto». Nel paese barbaricino saranno appena 330 i test che verranno fatti venerdì prossimo, con una copertura totale della comunità che in questo modo potrà conoscere lo stato di diffusione del Covid. «Una decisione inevitabile e di prevenzione massima – ha continuato il sindaco – che nasce sulla scia della grande operazione di controllo fatta dai nostri vicini di casa di Ollolai. Sarà infatti lo stesso medico che ha operato lì, Giancarlo Pianu ad effettuare l’operazione di prelievo attraverso il tampone nasofaringeo. La modalità sarà in drive in, con priorità alle fasce di popolazione più deboli, come anziani e i bambini. Sarà inoltre necessario munirsi del modulo attraverso il quale prestare il consenso. Crediamo sia necessario intervenire con la massima urgenza, prima di tutto per capire qual è la diffusione, per isolare i possibili positivi asintomatici ed evitare che rappresentino un pericolo per le persone più deboli. Inoltre dobbiamo pensare che con una possibile diffusione, andremo a intasare il sistema sanitario che sta già facendo tantissimo e soffre per il numero sempre più alto di analisi da fare. Consideriamolo un investimento a favore della salute della nostra comunità e una forma di prevenzione massima». E a spiegare come tecnicamente si svolge il controllo, è proprio il medico che ha prestato la sua professionalità a Ollolai, nello screening fatto tra venerdì e domenica. «L’utilizzo del test antigenico su larga scala permette di avere immediatamente un quadro della situazione, fermo restando che il tampone molecolare rimane l'esame diagnostico più accurato per confermare il dubbio diagnostico – ha spiegato il dottor Pianu –. Con l’antigenico rapido però è possibile tracciare immediatamente la catena dei contatti e con il coordinamento del sindaco, che ha un rapporto diretto e immediato con ogni singolo cittadino, è possibile rintracciare, sottoporre a tampone e isolare subito i positivi a catena, a cui poi il personale dell’Ats potrà fare il tampone molecolare. Su larga scala si tratta di una soluzione efficace, che permette di improntare un piano di azione e alleggerisce il lavoro delle strutture ospedaliere pubbliche. Ricordo però che l’azione di prevenzione più efficace rimane sempre quella del distanziamento, della mascherina e della continua igienizzazione».



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