La Nuova Sardegna

Nuoro

Tempi lunghi per il canale tombato

di Nino Muggianu
Tempi lunghi per il canale tombato

Dorgali, per avere i fondi il progetto attende il nulla osta dell’Agenzia idrografica

09 ottobre 2020
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DORGALI. Canale tombato di corso Umberto ancora in alto mare nelle onde della burocrazia. Ne parla il vicesindaco, Cipriano Tendas Mele: «Stiamo aspettando che l’Adis, Agenzia distretto idrografico della Sardegna, ci dia una risposta rispetto al progetto definitivo che avevamo posto alla loro attenzione. Si tratta di un canale tombato, che interessa la parte idraulica, e l’Adis è competente assieme al Genio civile per esprimersi rispetto al progetto. Che è stato inviato diversi mesi fa. Purtroppo c’era un problema ed hanno dovuto aspettare la modifiche alle norme tecniche di attuazione del Pai, per poterci dare una risposta. Da poco ho parlato con l’ingegnere dell’Agenzia che sta seguendo il nostro progetto e mi ha riferito che stava definendo la relazione che poi ci darà il via per proseguire l’iter».

L’iter proseguirà prima con la definizione del progetto esecutivo e poi a Cagliari nel palazzo regionale alla ricerca dei fondi necessari. «Dovremo andare alla Regione a battere cassa, visto che si tratta di importi abbastanza rilevanti. Dalla Regione ci avevano detto di presentare il progetto definitivo e tutti i nulla osta del caso, poi avremo i fondi necessari per iniziare i lavori. Una prassi che è completamente cambiata rispetto a qualche anno fa quando i sindaci andavano in Regione e magari ottenevano un finanziamento di una lavoro ancora in fase di definizione, soldi che spesso e volentieri rimanevano parcheggiati e talvolta persi (leggi porto di Cala Gonone i cui 12 milioni di cui si è sempre parlato non si sa che fine abbiano fatto, e il porto è sempre com’era se non peggio). Adesso, se non si presenta il progetto finale con le dovute autorizzazioni non si prende un euro». Nel frattempo il tratto di strada di corso Umberto che negli ultimi anni è stato anche alleggerito dal passaggio dei mezzi pesanti, pullman di linea compresi, presenta nell’asfalto tutta la sua sofferenza. Buche, piccoli avvallamenti e rattoppi di varia colorazione si susseguono facendo diventare la via principale del paese una sorta di carta geografica. L’attuale amministrazione ha preso in mano la situazione di corso Umberto dopo qualche mese che si era insediata. «Tre anni fa– ricorda il vicesindaco – abbiamo preso a cuore il rifacimento e messa in sicurezza della via, ma ci vuole del tempo. Riguardo all’Adis, so l’Agenzia è in difficoltà per mancanza di personale. Il direttore generale mi ha detto che le istruttorie da fare sono tante e quindi bisognerà avere pazienza».

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