La Nuova Sardegna

Nuoro

Tettoia divelta allo stadio assolti i direttori dei lavori

di Valeria Gianoglio
Tettoia divelta allo stadio assolti i direttori dei lavori

Fonni, erano accusati di disastro colposo. Il vento fece volare via la copertura Il gup ha accolto la tesi della difesa: la struttura aveva passato il collaudo 

09 ottobre 2020
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NUORO. Entrambi assolti “per non aver commesso il fatto”: secondo il gup Teresa Castagna, che ha accolto in pieno la tesi del loro avvocato, Stefano Piredda, non hanno avuto dunque alcuna responsabilità nel “disastro colposo” del 2017, quando a Fonni si era scoperchiato il tetto di legno della tribuna del campo sportivo a causa di forti raffiche di vento. È finita bene, dunque, per gli ingegneri Raffaele Cugusi e Antonello Cugusi, entrambi residenti a Fonni ed entrambi di 35 anni, che erano finiti a giudizio per l’accusa di “disastro colposo”. Sin dall’inizio della vicenda giudiziaria, tuttavia, il loro avvocato, Stefano Piredda, ha sempre sostenuto che in quell’episodio i due professionisti non avessero alcuna responsabilità, e per due ragioni che ha ripercorso anche ieri, nel corso della discussione davanti al gup. Come primo punto, il legale ha sostenuto che i due ingegneri, direttori dei lavori per l’appalto legato alla copertura del campo sportivo, non avevano l’obbligo giuridico di verificare la validità tecnica del progetto di copertura lignea. E come secondo argomento l’avvocato Piredda ha sostenuto che in ogni caso non avrebbero potuto verificarlo perché non avevano i calcoli a disposizione, ma che in ogni caso il problema non si poneva perché la struttura aveva passato senza problemi il collaudo. E dunque per lo stesso collaudatore era in regola e realizzata a norma. Di tutt’altro parere, invece, la pubblica accusa, per la quale i due ingegneri, e direttori dei lavori, avrebbero dovuto accorgesi che i nodi che legavano la copertura in legno ai pilastri di cemento erano sottodimensionati. E non potevano reggere alla forza del vento. Tant’è che di fronte alle raffiche del 2017, poi, era saltato tutto. Il fatto contestato risale, dunque, a tre anni e mezzo fa: era il 21 gennaio 2017. Intorno a mezzogiorno, la copertura di legno delle tribune del campo sportivo di Fonni, era stata letteralmente sollevata dalle raffiche di un fortissimo scirocco, che soffiava a circa 19 metri al secondo. La copertura era volata via in un batter d’occhio, fino a piombare sulla strada vicina dopo aver danneggiato alcune case vicine, in via De Gasperi, aver sradicato tre pali dell’illuminazione e uno della linea telefonica, e aver anche creato diversi danni a un’auto in sosta. Ma in quel disastro, come ha stabilito ieri mattina il gup, i due direttori dei lavori non hanno avuto alcuna responsabilità: non sarebbero dovuti essere loro a stabilire che la copertura lignea non avrebbe retto al forte vento, anche perché la struttura aveva passato il collaudo senza problemi.

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