La Nuova Sardegna

Nuoro

Covid, al Galilei tutti a casa fino al 17

di Alessandra Porcu
Covid, al Galilei tutti a casa fino al 17

Didattica a distanza prorogata in attesa degli esiti dei test La dirigente: «Capiamo le difficoltà ma servono le risposte»

11 ottobre 2020
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MACOMER. Il Liceo “Galileo Galilei” di Macomer resterà ancora chiuso. «Abbiamo prorogato l'ordinanza fino al prossimo 17 ottobre», ha fatto sapere il sindaco Antonio Succu. Un provvedimento necessario fino a quando il Servizio di igiene pubblica della Assl di Nuoro non completerà gli accertamenti sulle persone potenzialmente contagiate. «Se dovessero arrivare buone notizie sul versante diagnostico – ha aggiunto il primo cittadino – potremo revocare la disposizione e anticipare la riapertura». È la speranza della dirigente Gavina Cappai. Per lei, come per gli studenti e gli insegnanti dell'istituto superiore sono giorni di attesa infinita. «Mi auguro che, al più presto, la nostra scuola possa riaccogliere i ragazzi e le ragazze. La didattica a distanza funziona ma, dopo lo stop forzato dei mesi scorsi, è necessario tornare il prima possibile e in sicurezza sui banchi. Le lezioni in presenza servono, per diversi motivi. Sono parte integrante del percorso che ogni alunno è chiamato a fare nel quinquennio. Siamo consapevoli del fatto che i risultati dei test effettuati potrebbero non arrivare prima di lunedì», ha precisato Cappai. «Comprendiamo le difficoltà oggettive con cui si stanno scontrando i medici e il personale del Servizio di igiene pubblica. Capiamo che siano subissati di richieste. I casi di contagio nel Marghine sono decine e bisogna fare i conti con la carenza di organico, con la tempistica e con la burocrazia. È altrettanto vero che abbiamo necessità immediata di risposte». Il “Galileo Galilei” ha sbarrato i suoi cancelli lo scorso 5 ottobre, dopo che una studentessa è risultata positiva al Covid. In via precauzionale sindaco e preside hanno deciso di lasciare a casa tutti i 475 alunni e non solo i compagni di classe della giovane, com'era accaduto inizialmente. In questa settimana non sono di certo mancate le critiche rivolte al sistema sanitario territoriale in merito ai ritardi nell'effettuazione dei tamponi e nell'arrivo degli esiti. Amministratori locali e semplici cittadini, costretti a casa in quarantena in attesa di notizie ufficiali dalla Assl, continuano a lamentare le falle organizzative. La mancata comunicazione fra medici e pazienti, tra uffici ed enti locali. Una diatriba che va avanti da settimane ma che non sembra essere destinata ad avere immediata risoluzione. «Studenti e insegnanti hanno cominciato a essere testati venerdì mattina – ha ammesso Gavina Cappai –. Ora non resta che attendere. Incrociamo le dita, sperando che non ci siano nuovi casi di contagio».

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