La Nuova Sardegna

Nuoro

Chirurgia senza medici: cinque in tutto il reparto

di Luca Urgu
Chirurgia senza medici: cinque in tutto il reparto

In meno di due anni si è dimezzato l’organico di un settore vitale dell’ospedale Domani un incontro con l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu 

14 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. In meno di due anni più della metà dell’organico ha lasciato il reparto di Chirurgia del San Francesco di Nuoro. Chi è rimasto è stremato da ritmi di lavoro diventati insostenibili e con il timore che questa situazione di emergenza non sia affatto temporanea ma rischi di rimanere cronica se non addirittura peggiorare. Oggi in quello che fino a qualche stagione addietro, sotto la guida di un luminare come il professor Badessi, veniva indicato come un luogo di assoluta eccellenza perde appeal e di fatto smobilita. Con un organico di cinque chirurghi più il direttore, con due che ricoprono le reperibilità apicali e tre le seconde reperibilità, non è affatto esagerato parlare di reparto al collasso. Due anni di lavoro intenso, ma che di certo non ha spaventato gli specialisti, ma segnato in maniera preoccupante da una serie di trasferimenti e pensionamenti, passaggi a cui non ha fatto seguito il più volte sollecitato turnover con il reinserimento di forze fresche. Dal 2019 ad oggi si è passati da 13 chirurghi a 5 chirurghi, attualmente con l’organico in servizio l’attività chirurgica programmata non si può garantire. La conseguenza è di fatto un incremento della lista d’attesa per le patologie differibili e a breve anche di quelle urgenti (neoplasie).

La situazione di Chirurgia generale, che giorno dopo giorno sta diventando sempre più pesante per il personale del reparto ma che ricade pesantemente sull’utenza di tutto il territorio, verrà portata nuovamente all’attenzione della conferenza socio sanitaria all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu domani in un incontro all’ospedale San Francesco che vedrà la partecipazione anche dei sindaci del territorio e del direttore sanitario dell’Ats Giorgio Steri. Una sorta di ultima chiamata ai vertici regionali della Sanità per capire se c’è la volontà di porre rimedio in tempi rapidi allo svuotamento di un reparto centrale dell’ospedale nuorese o davvero la situazione è ormai completamente sfuggita di mano. È il ragionamento immediato che viene da fare non per vittimismo ma per un’impietosa analisi delle cifre e una rapida ricognizione con le altre realtà ospedaliere regionali. Facendo una ricognizione di tutte le Chirurgie Ats salta all’occhio come Nuoro sia l’unico presidio ospedaliero con un così esiguo numero di specialisti, a dispetto dell’enorme territorio che serve incluse patologie urgenti provenienti anche da altri distretti.

L’obbligata riduzione dell’attività chirurgica programmata ha inevitabilmente nuociuto e rallentato l’attività assistenziale di altre unità operative del San Francesco. Ad esempio la dialisi peritoneale per il mancato posizionamento dei cateteri di Tenkhoff, le chemioterapie per il mancato posizionamento dei Port, le terapia ematologiche a causa della riduzione delle biospie chirurgiche, le stadiazioni e terapia chirurgiche dei Melanomi per la mancata Ricerca del Linfonodo Sentinella ed infine la Chirurgia senologica. Questo per dimostrare qualora ce ne fosse ancora bisogno che il Servizio di Chirurgia generale sia strettamente legato a quello delle altre unità operative e viceversa. Non solo dal fronte sindacale si ribadisce che sarebbe auspicabileun intervento deciso per verificare negli organici delle Chirurgie Ats il reale fabbisogno di specialisti a fronte del numero di interventi annuali e della loro complessità e del numero di urgenze in base al territorio e ad ogni presidio. Per garantire infine un numero congruo di specialisti sulla base dell’attività al momento dell’espletamento delle selezioni e dei concorsi dovrebbero essere poste clausole specifiche sui limiti temporali della durata dei contratti tali da garantire la continuità lavorativa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative