La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, incidente all’alba 55enne muore sul colpo

di Sergio Secci
Siniscola, incidente all’alba 55enne muore sul colpo

Gianni Cherchi stava appena iniziando la giornata di lavoro per la differenziata Il camioncino che guidava si è scontrato con un semirimorchio parcheggiato

22 ottobre 2020
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SINISCOLA. Un malore o forse una disgrazia causata dalla scarsa visibilità all’origine dell’incidente mortale che si è verificato ieri mattina poco prima all’alba nella zona industriale di Siniscola. A perdere la vita nello scontro tra un mezzo della San Germano-Derichebourg, la ditta che si occupa del ritiro dei rifiuti solidi urbani, e un rimorchio parcheggiato a bordo strada, è stato il 55enne Gianni Cherchi che si apprestava ad iniziare la sua giornata lavorativa. L’incidente è avvenuto intorno alle 6,30. Cherchi che lavora da oltre vent’anni alle dipendenze delle ditta ed era un autista esperto munito di varie patenti, si alternava tra l’utilizzo dei piccoli camioncini per la raccolta porta a porta ed i grossi camion che trasportano i rifiuti da riciclare alle varie sedi isolane. Ieri il lungo viaggio verso Oristano, è toccato ad un collega e Cherchi definito dai titolari dell’azienda un ottimo lavoratore era destinato al lavoro urbano. All’inizio del turno di lavoro, ha messo in moto uno dei piccoli furgoni Isuzu ed è uscito dal piazzale dell’azienda che si trova nella zona industriale di Murtas Artas per spostarsi verso il centro abitato. L’autista si è immesso in una via priva di impianto di illuminazione ma ha purtroppo percorso solo alcune centinaia di metri prima del tragico scontro. Parcheggiato a bordo strada c’era infatti un semirimorchio appartenente ad un impresario del posto. Forse a causa del buio o un improvviso malore, Cherchi non è riuscito malgrado la disperata frenata ad evitare l’impatto che lo ha ucciso sul colpo. Fatalità ha voluto che il veicolo abbia la guida sul lato destro, proprio nel punto in cui il piccolo Isuzu ha preso in pieno la parte anteriore del rimorchio. Il terribile schianto che ha richiamato subito l’attenzione di alcuni colleghi che hanno immediatamente allertato il 118 e i vigili del fuoco. Un intervento, quello dei sanitari giunti sul posto in pochi minuti, che si è rivelato purtroppo inutile. Successivamente, sono stati i pompieri utilizzando tronchesine e smeriglio a liberare l’abitacolo e dopo l’ok del magistrato ad estrarre il corpo dello sventurato che nel frattempo era stato pietosamente ricoperto con un lenzuolo. Persona affabile e stimata, Gianni Cherchi era considerato un lavoratore infaticabile e sempre pronto a dare una mano d’aiuto ai colleghi. Viveva con la compagna nelle case popolari di via Micca, aveva tre figli. I rilievi dell’incidente sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Siniscola che si sono avvalsi anche del reparto Spresal specializzato negli incidenti sul lavoro.

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