La Nuova Sardegna

Nuoro

MACOMER 

Impegno dell’Assl: da martedì riprendono le mammografie

di Alessandra Porcu

MACOMER. Entro martedì 3 novembre l'ecografo e il mammografo verranno sistemati in un apposito spazio del reparto di diabetologia del Poliambulatorio di Macomer. “Prendiamo in parola il direttore del...

31 ottobre 2020
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MACOMER. Entro martedì 3 novembre l'ecografo e il mammografo verranno sistemati in un apposito spazio del reparto di diabetologia del Poliambulatorio di Macomer. “Prendiamo in parola il direttore del Distretto sanitario del Marghine, Maria Giovanna Porcu”, affermano Ignazio Piras, presidente del Comitato del distretto socio sanitario di Macomer, e Silvia Cadeddu, presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria della Assl di Nuoro. “Le rassicurazioni giunte ieri”, dicono, “fanno ben sperare in una celere ripresa delle attività dopo l'annullamento delle mammografie”. Nelle scorse settimane, diverse centinaia di donne del territorio sono state contattate telefonicamente dalla struttura di Nuraghe Ruiu e informate dell'impossibilità di potersi sottoporre a uno di quelli che viene considerato un esame “salvavita”. Problemi di tipo strutturale. Questa la causa che aveva impedito ai medici di effettuare le visite. Gli spazi in cui, fino a poco tempo fa, sono sempre state svolte mammografie ed ecografie non sono risultati conformi ai protocolli di sicurezza anti Covid. Troppo piccoli e privi di una finestra, quindi inagibili.

E così proprio a ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, è accaduto quello che non sarebbe dovuto accadere. Mammografie sospese a data da destinarsi. Tante, tantissime le pazienti che si son viste costrette a effettuare l'esame in strutture sanitarie diverse da quella macomerese. La maggior parte si è riversata su Nuoro, altre su Oristano o addirittura su Olbia. Per non parlare di chi non ha avuto altra scelta che prenotare una visita a pagamento. Disagi su disagi che, sommati all'emergenza coronavirus, hanno complicato, e non poco, la situazione. “La medicina di prossimità ha il dovere di funzionare e di farlo nel migliore dei modi. Deve essere a disposizione delle comunità”, sottolinea Silvia Cadeddu, “Ragion per cui abbiamo chiesto a gran voce l'abbattimento delle liste d'attesa. Le donne che non si sono potute sottoporre alla mammografia devono essere richiamate al più presto. In tempi brevissimi”. “La prevenzione di patologie gravi e importanti come quella del tumore alla mammella”, aggiunge Ignazio Piras, “è indispensabile. Solo così si è in grado di diagnosticare in tempo il cancro e di salvaguardare la salute delle pazienti”. “Vigileremo perché l'impegno venga rispettato”, conclude Silvia Cadeddu.



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