La Nuova Sardegna

Nuoro

Covid, al lavoro la Protezione civile

di Sergio Secci

Posada: sono tanti i volontari dell’associazione in prima linea nell’emergenza

07 novembre 2020
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POSADA. Attiva da tanti anni a Posada, la Protezione civile ha offerto un supporto non indifferente in occasione delle varie calamità naturali che hanno purtroppo colpito il paese. Sempre attivi e presenti nel caso di inondazioni e incendi, i volontari dell’associazione baroniese, si stanno attivando anche in questo periodo che vede Posada così come gli altri centri del circondario, colpita da numerosi casi di positività al Covid-19. «Non ci siamo mai fermati dall’inizio della pandemia – dice la responsabile del sodalizio Stefania Demuru – Siamo a disposizione di quelle persone in difficoltà che per qualsiasi motivo abbiano bisogno di aiuto o conforto e rispondiamo presente a tutte le richieste dei cittadini senza lasciare nessuno indietro». L’aumento dei positivi in paese non ha colto di sorpresa i 28 volontari che fanno parte dell’associazione che si sono preparati ad affrontare in misura efficace eventuali contatti con persone positive salvaguardando la loro salute ed evitando di trasmettere involontariamente il contagio. “Colgo l’occasione per ringraziare per il supporto e i validi consigli ” prosegue la presidente Stefania Demuru “il dottor Antonino Giunta e la dottoressa Franca Addis per aver donato il loro preziosissimo tempo a supporto dei nostri operatori che, hanno così potuto affrontare l’emergenza Covid con più serenità. Grazie anche” conclude” all’ufficio territoriale di Nuoro della protezione civile”. L’associazione di volontariato baroniese che può contare su due fiammanti mezzi per l’espletamento dei servizi, assieme a Vigili del Fuoco, Forestale e altri enti, è anche parte integrante del piano per la messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico nel caso di esondazione del fiume Posada o di tracimazione del lago. Coordinati dal centro operativo comunale, i volontari saranno impiegati dalle sale operative regionali per sgomberare e mettere in sicurezza la popolazione che gravita nelle aree a rischio.

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