La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, più di 3 milioni per sostituire la rete idrica

di Alessandro Farina
Bosa, più di 3 milioni per sostituire la rete idrica

Partono domani i lavori di Abbanoa per rinnovare oltre due terzi delle condutture della città

10 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. L’ora x è scattata. Abbanoa annuncia da mercoledì 11 novembre l’avvio dei lavori di ingegnerizzazione, propedeutici alla sostituzione di oltre due terzi delle obsolete tubature interrate decenni fa. La città del Temo si colloca tra i primi 30 comuni dell’isola dove viene avviato il programma di “reti intelligenti” studiato dal gestore idrico. Primo passo l’installazione delle valvole di sezione e di controllo di portate e pressioni, che suddivideranno oltre 40 Km di condotte idriche in 4 distretti idraulici urbani. Uno dedicato al centro abitato principale ed uno al solo quartiere medievale sulla sponda destra del Temo. Mentre sulla sinistra nasceranno i distretti di Bosa Marina e quello delle zone tra Sant’Antonio, Santa Caterina, Conce e area artigianale di Segapane-Su Pabarile.

Ciascuno avrà una propria regolazione in base alle reali esigenze, spiegano ad Abbanoa, che consente, in casi di guasti, di isolare la sola zona interessata senza creare disservizi nel resto del centro abitato. Già dall’undici novembre i tecnici di Abbanoa procederanno all’installazione delle nuove “valvole di intercettazione” nei principali snodi della rete, cioè quelli di piazza Carmine e via Cugia, all’altezza degli incroci con il Corso Vittorio Emanuele, via Mannu e via Azuni.

Con un investimento di quasi tre milioni e mezzo di euro il gestore idrico interverrà poi nella sostituzione di decine di chilometri di condotte idriche, con l’obiettivo di frenare le continue perdite. Più che una ragnatela di tubi, quella estesa sotto la superficie di Bosa è infatti un colabrodo gigante, che costringe a continui onerosi interventi Abbanoa, ma soprattutto si abbatte con pesanti disagi sugli utenti.

Ulteriori interventi riguarderanno i serbatoi di Castello e Pianu ’e Murtas, oltre che il sistema fognario cittadino. Per la parte burocratica “Si studierà una soluzione per garantire un’assistenza più vicina agli utenti del territorio” assicurano da Abbanoa, che ha completato il rifacimento dell’acquedotto Temo e un “prossimamente” su un intervento di caratura territoriale.

Per quanto riguarda il nuovo depuratore di Terridi e i collettori fognari della costa, i lavori sono già stati appaltati, precisa Abbanoa sul progetto che permetterà in futuro di “collettare” e trattare a Terridi i reflui in arrivo dalle borgate marine di Magomadas e Tresnuraghes e dalla zona di Turas. La rete idrica insomma subirà una profonda rivoluzione.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative