La Nuova Sardegna

Nuoro

Soddu: «La priorità è la pandemia»

di Simonetta Selloni
Soddu: «La priorità è la pandemia»

Il primo cittadino: serve un fronte unito, in questo Consiglio le convergenze per lavorare insieme

12 novembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Con la proclamazione – a ieri mattina, è iniziata ufficialmente la seconda consiliatura di Andrea Soddu. Lunedì il risultato del ballottaggio, 67 per cento di consensi, gli ha consegnato le chiavi del Municipio. Soddu è a capo di una coalizione di centrosinistra che ha battuto Pietro Sanna (centrodestra) e ha ottenuto il sostegno di altre forze di sinistra. Il primo cittadino ha seguito la proclamazione da casa, dove si trova per via della positività al Covid.

Sindaco Soddu, intanto auguri: per una rapida guarigione e per il risultato. Un’affermazione piena, per lei e la sua coalizione. Un consenso molto ampio: era nelle sue aspettative?

«Dire che fosse atteso un risultato del genere è impegnativo. Diciamo che credo sia il frutto di un grande lavoro di disponibilità, di ascolto, di unione alla nostra comunità di riferimento. Questo è un lavoro quotidiano, che inizia il giorno in cui si viene eletti. Non è un aspetto neutro, ha delle conseguenze. Ecco, il consenso ricevuto è una di queste conseguenze».

Da come la espone, ha il sapore di un risultato corale.

«Non è il successo di un singolo, è il frutto di un lavoro di squadra, di armonia, di scelte dure, difficili, di passare momenti anche isolati e bui. Però quando si hanno le idee chiare e si portano avanti, queste idee chiare premiano».

A questo proposito, usando una metafora calcistica: squadra che vince non si cambia. Mi riferisco alla giunta: gli elettori hanno premiato i suoi assessori. Li riconfermerà?

«Diciamo che ci siamo insediati oggi come consiglieri comunali, sono stato proclamato all’una, sono a casa con il Covid, e c’è una situazione di pandemia e di allarme enorme. Penso che ogni previsione sia prematura, in questo momento sto facendo le mie riflessioni, anche tenendo conto del fatto che c’è un’emergenza sanitaria e dobbiamo dare risposte immediate».

Ma al di là dei nomi del suo esecutivo futuro, si muoverà in continuità rispetto al passato per quanto riguarda la forte connotazione femminile? È andato alle elezioni con quattro assessore su 7.

«È una delle cose alle quali terremo fede. Ci sono molte donne in Consiglio, molte che noi portiamo, e molte ce ne saranno in giunta. Credo che la presenza femminile qualifichi moltissimo il nostro consiglio comunale. E ne sono molto contento, c’è bisogno del garbo femminile anche nell’azione politica».

Parliamo dei potenziali alleati, e in particolare del Pd. Si sono presentati con un loro candidato, ma dal momento in cui si profilava la sua vittoria, l’hanno sostenuta invitando a votarla al ballottaggio in quanto di area progressista. I leader Pd, regionali e nazionali, si sono detti felici della sua affermazione. Formalmente sono all’opposizione. Le chiedo: hanno gioito perché lei ha vinto o perché ha perso il centrodestra?

«Questo bisogna chiederlo a loro. Io sono convinto che noi dobbiamo creare un fronte unito il più ampio possibile per affrontare una fase della storia del Paese e della città molto delicata. Fermo restando che io appartengo all’area ideologica dei progressisti europei, che ha radici nel cattolicesimo democratico, nella sinistra storica, noi dobbiamo aprire un dialogo con tutti per costruire il futuro. Ci vuole l’impegno di tutti e sono convinto che in questo consiglio comunale si troveranno le convergenze necessarie per fare il meglio per la città. Io mi metto a disposizione di tutti: di chi mi ha votato, di chi non mi ha votato, di chi non ha votato affatto...».

E ce ne sono molti, che non hanno votato: oltre il 42 per cento di astensione.

«Non hanno votato nella normale dinamica del ballottaggio, né più né meno. A Porto Torres hanno votato un po’ in più, a Quartu qualcuno in meno. Non ci deve meravigliare questo».

Sindaco, quale è l’urgenza massima da affrontare?

«L’urgenza massima è la pandemia. Stasera alle 6 e un quarto (ieri per chi legge ndc) c’è la prima riunione del Coc al quale parteciperò da sindaco rieletto».

E lei la presiederà?

«Da casa, in videoconferenza. Ma certo, la presiedo io».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative