Nuoro, dopo tre mesi di lavori riaperto il cavalcavia di Pratosardo
di Alessandro Mele
Era chiuso da agosto in seguito ai danni riportati dall’impatto con un camion. Il sindaco: «Abbiamo garantito la sicurezza». Pittorra: «E ora gli svincoli»
14 novembre 2020
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NUORO. Dopo tre mesi l’Anas ha concluso, nella mattinata di ieri, gli interventi di ripristino sul cavalcavia di Pratosardo. Dal mese di agosto, infatti, mancava all’appello il punto di accesso e di uscita più diretto tra la città e la sua zona industriale, costringendo di fatto gli automobilisti, e soprattutto i lavoratori in uscita dalla stessa, a circumnavigare le campagne circostanti per poter rientrare nell’abitato. Ieri, dopo le prove di carico effettuate dai tecnici della società Anas, la strada è stata riaperta al traffico in entrambe le direzioni, così come la statale 389 in direzione zona industriale ripristinando in toto il collegamento. Precisamente, il tratto era stato chiuso il 10 agosto scorso a causa dei danni provocati da una motrice con altezza superiore al limite consentito. Il personale Anas era subito intervenuto in loco per effettuare le verifiche tecniche a seguito delle quali era stato parzialmente ripristinato il transito sull'opera nella porzione di cavalcavia rimasta transitabile, tuttavia, a causa dei gravi danni riportati da alcune travi per il violento impatto, si è reso necessario progettare e avviare un complesso intervento di ripristino statico delle stesse. Soddisfazione e un sospiro di sollievo anche per il riconfermato sindaco Andrea Soddu: «In queste settimane – ha dichiarato – c’è stata una interlocuzione continua con l’Anas, che ha rispettato i tempi annunciati. Capisco i disagi al traffico, ma prima di tutto è stato necessario garantire la sicurezza degli automobilisti. Ora la situazione è finalmente risolta con l’augurio che non si ripeta in futuro».
Un sospiro di sollievo lo tirano anche gli operatori della zona industriale: «Ci aspettavamo di recuperare questo accesso in un mese dopo aver confrontato questo con lavori simili – ha affermato il presidente del consorzio degli operatori di Prato Sardo Giampiero Pittorra – Ora speriamo in una boccata di ossigeno dopo questa chiusura forzata delle attività che, dalle nostre indagini interne, hanno subito il 20 per cento delle perdite proprio a causa della chiusura del cavalcavia. Aspettiamo che il sindaco Andrea Soddu dia un’accelerata sui lavori degli altri raccordi stradali con Funtana Buddia anche se la cosa più importante da realizzare restano gli svincoli con la strada statale 131 anche perché il cavalcavia è stato abbassato di 5 centimetri dunque questi pericoli potrebbero riverificarsi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un sospiro di sollievo lo tirano anche gli operatori della zona industriale: «Ci aspettavamo di recuperare questo accesso in un mese dopo aver confrontato questo con lavori simili – ha affermato il presidente del consorzio degli operatori di Prato Sardo Giampiero Pittorra – Ora speriamo in una boccata di ossigeno dopo questa chiusura forzata delle attività che, dalle nostre indagini interne, hanno subito il 20 per cento delle perdite proprio a causa della chiusura del cavalcavia. Aspettiamo che il sindaco Andrea Soddu dia un’accelerata sui lavori degli altri raccordi stradali con Funtana Buddia anche se la cosa più importante da realizzare restano gli svincoli con la strada statale 131 anche perché il cavalcavia è stato abbassato di 5 centimetri dunque questi pericoli potrebbero riverificarsi».
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