La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Comune dà il via al progetto Siproimi per minori immigrati

di Francesco Pirisi
Il Comune dà il via al progetto Siproimi per minori immigrati

Disponibile un milione di euro per assistenza e formazione Già bandita la gara d’appalto per la gestione del servizio 

20 novembre 2020
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NUORO. Il Comune darà avvio nei prossimi mesi al progetto “Siproimi”, per la tutela dei titolari di protezione internazionale e degli immigrati non accompagnati. Sono 26 i beneficiari dell’attività sociale. Si potrà trattare di uomini e donne singoli, o con rispettivi nuclei familiari. Gli uffici municipali nei giorni scorsi hanno pubblicato la gara sulla piattaforma on line Sardegna Cat, per la scelta dell’ente o società per l’appalto del servizio. La durata del progetto è di 30 mesi. L’importo previsto è poco meno di un milione di euro, stanziato dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Le domande per aggiudicarsi la gestione dovranno essere inviate, in forma telematica, entro le ore 10 del 30 novembre.

Dopo i Cas e gli Sprar, dunque, è la volta dei progetti “Siproimi”, nella risposta dello Stato, attraverso gli enti locali, all’accoglienza delle migliaia di persone che arrivano in Europa dall’Africa, dal Medioriente o Sud-est asiatico. Rispetto ai primi due progetti, l’ultimo opera una scelta selettiva, per indirizzare l’aiuto a chi è già stato ritenuto dagli organismi internazionali destinatario di un’azione di protezione. Le cause a monte sono anch’esse previste nel progett: perché persone vittime di tratta o violenza domestica, e, ancora, perché oggetto di sfruttamento lavorativo. L’altro fronte del progetto è costruito per la tutela degli immigrati minori di età, arrivati in città da soli, senza la famiglia e, dunque, privi anche di una guida morale ed educativa, oltreché di mezzi economici. Tant’è che se la base della protezione è quella di garantire ai 26 beneficiari vitto e alloggio, appresso c’è la gamma dell’assistenza formativa e di sviluppo della persona. Si va dagli apporti per la mediazione linguistica e culturale, per arrivare all’orientamento e accesso ai servizi del territorio. Tra gli apporti previsti l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico per i minori.

Una parte dei servizi va a toccare in maniera stretta e diretta il mondo del lavoro: i beneficiari potranno contare su un periodo di formazione e riqualificazione professionale, in prospettiva di una sistemazione occupazionale. Tutto quanto serve per fare in modo che si sentano anch’essi cittadini e parte della società, della terra che li ospita, e magari potrebbe diventare la residenza del loro futuro. In municipio le fasi preliminari all’avvio del progetto sono seguite dalla dirigente Maria Dettori, e da Antonella Murgia, responsabile del procedimento, referenti per chi ha in programma di proporsi per la gestione del servizio.

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