La Nuova Sardegna

Nuoro

TORPè 

Dal giudice per aver incendiato una statua

TORPÈ. Una statua gettata nel fuoco, i festeggiamenti di Sant’Antonio, una disputa sul filo dell’arte e delle tradizioni: è approdata ieri in un rinvio a giudizio, una vicenda processuale nata da un...

25 novembre 2020
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TORPÈ. Una statua gettata nel fuoco, i festeggiamenti di Sant’Antonio, una disputa sul filo dell’arte e delle tradizioni: è approdata ieri in un rinvio a giudizio, una vicenda processuale nata da un episodio avvenuto il 16 gennaio di quest’anno, a Torpè. Quella sera, secondo l’accusa, il giovane siniscolese Roberto Magrini, di 30 anni, «in occasione della manifestazione religiosa in onore di Sant’Antonio Abate, nel centro abitato di Torpè» aveva gettato nel fuoco una scultura di legno, chiamata “Fly”, realizzata dall’artista Loris Pavan di proprietà di Taveras Payano. Il reato che viene contestato al giovane siniscolese, dunque, è quello di danneggiamento. Secondo il difensore del ragazzo, l’avvocato Antonello Cucca, il suo assistito non ha commesso alcun danneggiamento, ma la statua era andata a fuoco nel mezzo di un rituale legato alla serata. Il processo comincerà il 18 febbraio. (v.g.)

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