La Nuova Sardegna

Nuoro

“Criminale”, oltre un secolo di furti e omicidi

“Criminale”, oltre un secolo di furti e omicidi

Lino Murru dà alle stampe il terzo volume della serie delle Cause a giudizio di Ortueri dal 1803 al 1911

10 dicembre 2020
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ORTUERI. Un vero e proprio catalogo di furti di animali, di cereali, di effetti personali o di attrezzi da lavoro, ma anche di altri reati ben più gravi come le aggressioni, i tentati omicidi e gli omicidi. È un viaggio nel mondo del crimine, che va dal 1803 al 1911, quello che Lino Murru ricostruisce con tanto di documenti originali e dovizia di particolari. Frutto di diversi anni di ricerche certosine nell’Archivio di Stato di Cagliari, tra i fascicoli dei processi riguardanti i fatti criminali accaduti in territorio di Ortueri, l’opera complessiva giunge ora a compimento con l’uscita del terzo volume della serie, “Criminale. Cause a giudizio della Reale Udienza”. Una trilogia suddivisa in macroperiodi: le cause criminali dal 1803 al 1829 sono trattate nel primo volume; quelle che vanno dal 1830 al 1843 compongono il secondo volume; mentre il terzo, freschissimo di stampa, presenta le cause che hanno tenuto impegnati i tribunali del 1844 al 1911. «Un racconto di vicende, piccole e grandi, dove si agitano gli animi di una società povera che lotta per sopravvivere, dove spesso i più semplici e i più onesti sono sopraffatti dai disonesti, impulsivi e ribelli alla giustizia del tempo» spiega lo stesso Murru. Classe 1954, già autore di diverse pubblicazioni, tra saggistica e poesia (ha anche adattato in poesia sarda logudorese il Vangelo secondo Matteo, “S’Evangeliu segundu Matteu”), Lino Murru chiude così il cerchio di un impegno particolarmente gravoso spulciando faldoni di sentenze e deposizioni messe a verbale in oltre un secolo di cause. «Ho volutamente lasciato queste testimonianze nella loro integrità, anche se spesso possono apparire ripetitive, proprio perché dietro ogni testimonianza c’è una persona che parla – sottolinea Murru –, un teste che dichiara sotto giuramento il proprio nome e cognome, la sua età, la sua provenienza familiare, la sua professione, tutti elementi che concorrono a ricreare quel quadro complessivo della comunità paesana dell’epoca». «Dalle loro deposizioni si rilevano anche nomi di attrezzi comuni, nomi di luoghi di campagna o di antichi rioni del centro abitato, molti dei quali rientrano nella memoria collettiva, altri che invece sono dimenticati o sconosciuti. E in tal senso questo lavoro concorre a ricostruire la storia dei luoghi e della comunità di Ortueri». Arricchiscono lo studio una serie di illustrazioni «al fine di aiutare la fantasia del lettore a visualizzare meglio la scena del racconto. I disegni sono opera di due validissimi artisti di Ortueri, Francesco Cossu e Nicolò Atzeni, che ringrazio per la preziosa collaborazione» precisa l’autore di “Criminale. Cause a giudizio della Reale Udienza”. (l.p.)

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