La Nuova Sardegna

Nuoro

Ussassai e Seui: cercasi medico disperatamente

di Giusy Ferreli
Ussassai e Seui: cercasi medico disperatamente

Dal 2 gennaio i due centri rischiano di non avere un professionista. L’appello del sindaco Usai

15 dicembre 2020
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USSASSAI. A.a.a cercasi con urgenza un medico di base che si divida tra i paesi di Seui e Ussassai. Dopo le dimissioni del medico Lino Masia, i pazienti dei due centri ogliastrini, dal 2 gennaio, rischiano di rimanere senza l’importante figura sanitaria: un primo bando della Assl di Lanusei è andato deserto. Scaduti lunedì i termini per la presentazione delle domande degli aspiranti medici di medicina generale in uno dei territori più periferici dell'Isola, il direttore del distretto Sandro Rubiu ha deciso, a stretto giro di posta, di indirne un secondo. Con la speranza che qualcuno si faccia avanti. Grande a questo riguardo è la preoccupazione del neo sindaco di Ussassai, Chicco Usai, che pone l’accento sulle difficoltà incontrati dall’area sociosanitaria nel reperire un medico che sostituisca il professionista, orma prossimo ad andare via. «Nessun medico, soprattutto tra i più giovani – osserva il primo cittadino – è disposto a sobbarcarsi un impegno simile per un contratto di sei mesi rinnovabili».

Per Usai occorre che la Regione indica subito la sede carente per consentire sia a Seui sia ad Ussassai, che distano tra loro 16 chilometri e d’inverno non sono proprio agevoli da percorrere, di avere un proprio medico di base a tempo indeterminato. L’eccessivo ricorso agli incarichi provvisori, tra l’altro, sta penalizzando soprattutto i pazienti anche perché non si riesce ad assicurare la continuità assistenziale. In questo caso, però, si sta addirittura paventando la mancata presenza del medico in seno alle due comunità che già pagano un tributo al decremento demografico. «Siamo in una situazione di forte disagio. Contro lo spopolamento che sta affliggendo i nostri territori - incalza Usai - servono fatti concreti. L’ospedale più vicino dista 50 chilometri, non oso immaginare cosa potrebbe succedere se una persona si sente male e in paese non c’è neanche il medico».

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