La Nuova Sardegna

LEI. L’amministrazione comunale di Lei punta alla valorizzazione degli oliveti storici presenti nel territorio. Per questo motivo verrà presa in esame la richiesta di convenzione formulata dalla facoltà di Agraria dell'Università di Sassari che intende studiare e valorizzare il ricco patrimonio olivicolo del comprensorio del Marghine e di una parte del Goceano. Dell'argomento si occuperà mercoledì 30 dicembre il consiglio comunale che è stato convocato dal sindaco Luigi Cadau per le 12.30. L’assemblea sarà chiamata a pronunciarsi sull'approvazione della convenzione. L’iniziativa che è già passata al vaglio dell'assemblea qualche anno fa, ha l’obiettivo di iscrivere gli oliveti del Marghine nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici istituito nel 2012 dal ministero delle Politiche agricole e forestali. Per dare corpo al progetto e predisporre il dossier tecnico-scientifico da presentare al ministero, il consiglio comunale dovrà ora approvare la convenzione con il dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’università di Sassari che avrà l’incarico di procedere al riconoscimento e alla perimetrazione del sistema costituito dagli oliveti storici che si trovano nelle campagne dei paesi di Lei, Bolotana e Illorai. «Il dossier – si legge nel documento – raccoglierà elementi conoscitivi in relazione alle tipologie abitative, con riferimento all’edilizia rurale; agli elementi lineari e puntuali, quali, ad esempio, muri a secco in materiali lapidei locali e sistemazioni idrauliche; al germoplasma olivicolo dell’area; all’assetto vegetazionale; alle colture praticate e alla presenza di alberi monumentali». Il progetto messo a punto dai tecnici e studiosi dell’università di Sassari dovrà delineare un panorama omogeneo dal punto di vista storico, e anche ambientale e paesaggistico del territorio in cui si trovano gli oliveti che ricadono nell’area denominata “Oliveti storici del Marghine” che include le campagne confinanti di Lei, Bolotana e Illorai. L’iscrizione nel registro nazionale dei paesaggi rurali consente di dare vita, con lo stanziamento di risorse, alla tutela e alla valorizzazione delle pratiche agricole tradizionali al fine di preservare la diversità biologica e culturale del patrimonio rurale. (t.c.)