Un murale in memoria di De André
di Federico Sedda
Bolotana, iniziativa della giunta Motzo. Verrà realizzato dall’artista Pina Monne
05 gennaio 2021
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BOLOTANA. Un grande murale nella piazza intitolata a Fabrizio De André per ricordare anche a Bolotana il grande artista genovese tanto legato alla Sardegna. Lo ha deciso, con una delibera di fine anno, la giunta comunale del paese che ha già dato incarico alla pittrice e muralista di Tinnura, Pina Monne, di realizzare l’opera d’arte con la collaborazione, in una sorta di laboratorio tecnico-didattico, degli alunni dell’istituto comprensivo di Bolotana. Pina Monne, che ha realizzato murales in tutta l’isola, si è detta disponibile a realizzare l’opera secondo le indicazioni fornite dall’amministrazione comunale che, per finanziare il progetto, si avvarrà di risorse previste dagli avanzi di bilancio del 2019.
«L’idea progettuale che si intende realizzare nel totale rispetto delle disposizioni paesaggistiche – si legge nella delibera approvata dalla giunta comunale presieduta dalla sindaca, Annalisa Motzo – è mirata ad arricchire l’architettura urbanistica già esistente. In particolare, si vuole rendere omaggio al cantautore attraverso un murale di grandi dimensioni che comprenda la facciata della biblioteca, il muro antistante e la facciata di un’abitazione privata. Al progetto si intende dare un più ampio respiro, non solo con la realizzazione di un’opera artistica individuale, ma con un coinvolgimento collettivo, prevedendo la partecipazione di bambini a un laboratorio artistico- didattico che li renda protagonisti attivi dell’intervento di valorizzazione». Tutto sarà realizzato all’interno della piazza Fabrizio De André dedicata al compianto cantautore con una delibera del consiglio comunale del maggio del 2017.
«Il tema da sviluppare – sottolinea la giunta – deve essere focalizzato su un’opera di De André che testimoni, nel contempo, il drammatico momento storico della Grande Guerra, che ha segnato profondamente anche la nostra comunità, vedendo sacrificate le vite di tanti giovani bolotanesi». Facile il riferimento alla canzone di De André “La guerra di Piero”, una ballata entrata nel cuore di tutti che condanna la guerra e i suoi orrori. La proposta progettuale di Pina Monne prevede la realizzazione di una pittura murale che ritrae, su tutta la parete, il cantautore genovese con accanto una frase della canzone e il posizionamento di tre installazioni raffiguranti tre papaveri rossi: i fiori di campo simbolo della guerra maledetta e custodi della morte di Piero.
«L’idea progettuale che si intende realizzare nel totale rispetto delle disposizioni paesaggistiche – si legge nella delibera approvata dalla giunta comunale presieduta dalla sindaca, Annalisa Motzo – è mirata ad arricchire l’architettura urbanistica già esistente. In particolare, si vuole rendere omaggio al cantautore attraverso un murale di grandi dimensioni che comprenda la facciata della biblioteca, il muro antistante e la facciata di un’abitazione privata. Al progetto si intende dare un più ampio respiro, non solo con la realizzazione di un’opera artistica individuale, ma con un coinvolgimento collettivo, prevedendo la partecipazione di bambini a un laboratorio artistico- didattico che li renda protagonisti attivi dell’intervento di valorizzazione». Tutto sarà realizzato all’interno della piazza Fabrizio De André dedicata al compianto cantautore con una delibera del consiglio comunale del maggio del 2017.
«Il tema da sviluppare – sottolinea la giunta – deve essere focalizzato su un’opera di De André che testimoni, nel contempo, il drammatico momento storico della Grande Guerra, che ha segnato profondamente anche la nostra comunità, vedendo sacrificate le vite di tanti giovani bolotanesi». Facile il riferimento alla canzone di De André “La guerra di Piero”, una ballata entrata nel cuore di tutti che condanna la guerra e i suoi orrori. La proposta progettuale di Pina Monne prevede la realizzazione di una pittura murale che ritrae, su tutta la parete, il cantautore genovese con accanto una frase della canzone e il posizionamento di tre installazioni raffiguranti tre papaveri rossi: i fiori di campo simbolo della guerra maledetta e custodi della morte di Piero.
