La Nuova Sardegna

Nuoro

Un parco fuori dal carcere: accordo Stato-Comune

di Valeria Gianoglio
Un parco fuori dal carcere: accordo Stato-Comune

Il ministero della Giustizia cede l’area alla città in comodato d’uso gratuito  Per ragioni di sicurezza sarà recintata. Previsto pure il recupero del campo

12 gennaio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Il progetto per trasformarlo in parco verde, “giardino degli incontri” e per riqualificare il campo di calcio al suo interno, esiste già, ed è stato modificato in base alle ultime disposizioni del ministero della Giustizia che chiedono, per ragioni di sicurezza, di recintare comunque tutta l’area, data la prossimità del carcere, ma adesso arriva anche il via libera per stipulare il contratto di comodato d’uso. Quell’atto in base al quale lo Stato cederà al Comune, in modo del tutto gratuito, alcune aree esterne alle mura perimetrali del penitenziario e il Comune utilizzerà quelle aree per “realizzare spazi di relazione, impianti sportivi e installazioni artistiche”. Ovvero un altro tassello del maxi progetto di rilancio delle periferie che è stato finanziato dalla presidenza del consiglio dei ministri.

La parte che riguarda la zona di Badu ’e Carros costerà, in base alle stime, un milione di euro. Ma quantomeno il terreno sul quale verranno realizzati gli interventi, al Comune non costerà nemmeno un euro visto che il ministero della Giustizia lo sta cedendo gratis. L’area demaniale interessata è ampia seimila e 847 metri quadri e finora è occupata in parte da erba, alberi e da un campo di calcio. Ma tutto lo spazio, soprattutto dopo un anno circa tra lockdown stretto, ripartenza, seconda ondata e restrizioni, ha bisogno di un deciso intervento di recupero e riqualificazione.

Il progetto iniziale, che il Comune di Nuoro aveva presentato alla fine del 2014, oltre alla valorizzazione del campo già esistente e al recupero delle aree verdi, prevedeva pure di “promuovere iniziative volte all’integrazione dei detenuti della limitrofa casa circondariale di Badu ’e Carros con la collettività nuorese”. E all’inizio anche il ministero della Giustizia si era dimostrato concorde. Ma poi, qualche anno dopo, la situazione è cambiata, e, come spiega lo stesso Comune, «il Ministero della Giustizia, per ragioni inerenti la sicurezza dell’istituto penitenziario, ha revocato la propria disponibilità al coinvolgimento dei detenuti nelle iniziative di integrazione sociale oggetto del progetto del Comune di Nuoro, nonché ha stabilito l’impossibilità di allestire un parco pubblico aperto al libero accesso della collettività». Il progetto, dunque, andrà avanti ma, dopo le ultime richieste del ministero, ha dovuto subire un adeguamento. «Il parco verde sarà comunque realizzato – spiega il vicesindaco Fabrizio Beccu – ma in base alle disposizioni del ministero non sarà aperto ma delimitato da una recinzione. L’impianto del progetto, comunque, resta in piedi. In quell’area ci sarà un nuovo spazio verde a disposizione dei nuoresi». Lo spazio sarà dunque riqualificato ma, secondo quanto ha disposto il ministero, «l’area dovrà essere delimitata da adeguata recinzione e illuminazione e individuata con chiara segnaletica. L’accesso agli impianti sportivi dovrà avvenire esclusivamente dalla via Dessanay dove dovrà essere creato un parcheggio per i frequentatori degli stessi».

Fatte salve queste modifiche al piano iniziale, ed eliminata, in particolare, la parte che prevedeva il coinvolgimento dei detenuti, il progetto ora è pronto al decollo. Proprio in questi giorni di inizio anno, infatti, ha autorizzato la stipula del contratto di comodato d’uso e ha approvato lo schema di contratto di comodato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative