La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana punta sul turismo montano

di Federico Sedda
Bolotana punta sul turismo montano

Il Comune investe 200mila euro per valorizzare il parco di Ortachis e punta Palai

21 gennaio 2021
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BOLOTANA. Via libera della giunta comunale di Bolotana al progetto esecutivo relativo alla riqualificazione delle strutture pubbliche esistenti nelle zone montane di Ortachis e Palai, a oltre mille metri sul livello del livello del mare. Per realizzare l’intervento, che rientra nell’ambito delle cosiddette ristrutturazioni di infrastrutture turistiche su piccola scala, il Comune ha messo a disposizione la somma complessiva di 200mila euro ricavati dall’avanzo di amministrazione del 2019 e inseriti nel bilancio comunale del 2020.

Il progetto riguarda, in particolare, la riqualificazione di una struttura esistente nella radura di Ortachis da tempo in disuso e ormai in degrado anche sotto il profilo ambientale e il completamento del punto di vedetta antincendi ubicato a punta Palai, che, con i suoi 1200 metri, è la vetta più alta della catena del Marghine. Quest’ultimo sito è particolarmente suscettibile di valorizzazione turistica per il notevole interesse ambientale, panoramico e storico che la zona riveste. Oltre a godere della presenza di boschi incantevoli che degradano come un manto verde sul versante meridionale della montagna, da punta Palai l’occhio domina tutta la pianura del centro Sardegna, fino al Guilcer e all’Oristanese. Dall’altro lato lo sguardo ruota dal Goceano, all’Ortobene fino alla catena del Gennargentu. Verso nord-est, invece, il panorama spazia dal Sassarese alla Gallura passando per il Logudoro. Un punto panoramico, quello di punta Palai, davvero suggestivo e unico in Sardegna.

A punta Palai si trova anche un sito tanto caro alla famiglia inglese di Benjamin Piercy, costruttore a fine Ottocento delle reali ferrovie sarde e fondatore del villaggio montano di Badde Salighes. In questo sito montano avvolto dal vento e dal silenzio venne sepolto, in una tomba scavata nella roccia, Gerald Piercy, nipote di Benjamin, morto negli anni Venti del secolo scorso in circostanze misteriose. Della tomba di un tempo, più volte profanata, è rimasto solo il nome del giovane rampollo della famiglia inglese inciso sulla pietra. Una testimonianza scolpita di storia locale.

Il parco di Ortachis è, invece, un sito di notevole interesse archeologico e ambientale, molto conosciuto perché facilmente raggiungibile dal bivio di Campeda della statale 131. L’intervento, che sarà realizzato entro la primavera prossima, potrebbe rappresentare un tassello, per ora solo su piccola scala, ma pur sempre importante, per programmare quell’opera di valorizzazione turistica della montagna del Marghine che il territorio attende da tempo.



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