La Nuova Sardegna

Nuoro

Bomba nella notte, è il terzo attentato

di Sergio Secci
Bomba nella notte, è il terzo attentato

Ordigno esplosivo nella casa colonica della famiglia dell’ex vice sindaco Giorgio Careddu, ora consigliere di minoranza

24 gennaio 2021
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POSADA. Dopo gli attentati ai danni di due chioschi nella borgata turistica di San Giovanni, c’è un altro triste episodio a preoccupare gli abitanti del tranquillo borgo baroniese. Un ordigno artigianale è stato fatto esplodere la notte scorsa nella casa colonica di Agostino Careddu pensionato di 90 anni. L’abitazione vicina alla spiaggia di Su Tiriarzu, viene utilizzata in prevalenza dai familiari e in particolare da uno dei tre figli, Giorgio, che è consigliere comunale di minoranza e nell’ultimo quinquennio era vicesindaco nella giunta guidata da Roberto Tola. Gli attentatori hanno agito intorno alle 21 di venerdì scorso. L’attentato è stato scoperto solo ieri in tarda mattinata quando Giorgio Careddu si è recato nel podere agricolo e ha notato la tettoia della veranda sfondata: l’onda d’urto dell’ordigno posizionato vicino ad una finestra, ha divelto gli infissi danneggiando l’intonaco e il soffitto. Secondo gli artificieri della polizia di Stato giunta sul posto con la commissaria Rita Morelli e gli agenti della Digos, sarebbe stato utilizzato un ordigno artigianale composto da polvere pirica. Giorgio Careddu, subito sentito dagli agenti, non ha saputo fornire alcuna ipotesi di movente che possa portare sulle tracce degli attentatori. «La campagna elettorale dello scorso mese di ottobre (che lo vedeva candidato a sindaco, ndc) si è svolta con estrema correttezza» dice lo stesso Careddu ancora incredulo dell’accaduto. «Nulla mi fa pensare che possa esserci un movente politico dietro questo episodio». Al consigliere comunale e ai suoi familiari, sono giunte parole di solidarietà e vicinanza da numerosi cittadini e dai politici locali. «L’uso della violenza non appartiene alla nostra comunità ne alle persone civili» ha detto il sindaco di Posada Salvatore Ruiu, tra i primi ad arrivare sul posto. «Non esistono mai motivazioni valide per tali gesti. Assieme all’intero paese condanniamo il grave gesto e alla famiglia Careddu diciamo che non saranno mai soli perché la solidarietà e il vivere civile avranno sempre voci più alte della violenza». Solidarietà da tutta la maggioranza consiliare e dall’altro gruppo d’opposizione Posada Bene Comune: «Esprimiamo sincera solidarietà al collega consigliere Giorgio Careddu e a tutti i suoi familiari per il vile atto delinquenziale subito» dice Giorgio Fresu. «Un episodio deplorevole ed inaccettabile che non appartiene certo alla storia ed alla cultura di Posada. Invitiamo Giorgio a proseguire il suo impegno politico ed istituzionale con la stessa passione e l’impegno che lo hanno contraddistinto in questi anni». Solidarietà anche dal deputato di Forza Italia Pietro Pittalis: «Esprimo solidarietà e vicinanza all’amico Giorgio Careddu per il vile atto intimidatorio, con l’auspicio – sottolinea l’avvocato parlamentare nuorese – che vengano assicurato alle patrie galere i responsabili di siffatto atto criminale». Messaggio di solidarietà anche dal gruppo sardista in consiglio regionale. Il capogruppo Franco Mula ha dure parole di condanna verso l’ennesimo atto intimidatorio che colpisce un valido amministratore locale. «Un gesto vile che non fermerà certamente l’impegno quotidiano di Giorgio Careddu nell’amministrazione del proprio paese. Auspichiamo – conclude Mula – che gli autori siano assicurati alla giustizia e che gli amministratori locali impegnati in prima linea siano messi in condizione di operare in serenità».

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