La Nuova Sardegna

Nuoro

La pandemia azzoppa l’ufficio tecnico

di Giusy Ferreli
La pandemia azzoppa l’ufficio tecnico

Il Comune di Cardedu non può espletare il concorso, opere pubbliche in stand-by

09 febbraio 2021
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CARDEDU. Emergenza sanitaria e pubblica amministrazione: il Covid 19 mette il bastone tra le ruote al concorso per l’ufficio tecnico del Comune di Cardedu. Per ben tre volte, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Piras ha dovuto rinviare l’espletamento delle procedure concorsuale per selezionare due importanti figure professionali. Si tratta di una categoria D (un ingegnere) e una C (geometra) da assumere con un contratto a tempo indeterminato. Figure importanti, anzi indispensabili, per il futuro di Cardedu. Questo perché, nel centro ogliastrino sorto lungo la costa dopo la diaspora dovuta alla distruzione di Gairo vecchia, ci sono da affrontare tre grandi emergenze. La prima è la ristrutturazione della palazzina che ospitava le scuole medie ed elementari, dichiarata inagibile nel dicembre del 2018; la seconda riguarda messa in sicurezza del lungomare di Museddu, cancellato dalla furia dei marosi tra il febbraio e l’aprile del 2019, e, infine, la terza è sistemazione del rio Pelau che da tempo attende un poderoso intervento di mitigazione del rischio idrogeologico. «Purtroppo – sottolinea a questo riguardo il primo cittadino – il dilagare della pandemia ci ha impedito di espletare il concorso e questo ha sortito pesanti ritardi nella realizzazione degli interventi. Il Comune – prosegue Piras – ha scelto di ristrutturare il caseggiato scolastico di via Ferrai anziché costruirne uno ex novo ma per portare avanti il progetto, per il quale abbiamo ricevuto un consistente aiuto da parte della Regione, occorre un ufficio tecnico a ranghi completi e non quello sottodimensionato che abbiamo ora». Il sindaco Piras a pochi mesi dal suo insediamento si è dovuto confrontare con il cedimento strutturale della palazzina la cui costruzione, avvenuta su un canalone, ebbe inizio una trentina di anni fa e venne terminata dopo quattro anni. Ora bambini e ragazzi seguono le lezioni in locali inadeguati. «In agenda – prosegue l’amministratore – abbiamo anche i lavori “urgenti” lungo la spiaggia di Museddu, lavori che attendono da più di un anno. Anche in questo caso l'intervento è vitale per il futuro sviluppo turistico del paese». C'è infine la messa in sicurezza del fiume che costeggia il centro abitato. «La speranza – conclude il primo cittadino – è che, Covid 19 permettendo, presto il Comune possa fare il concorso e velocizzare l’iter per la realizzazione dei tre importanti interventi».

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