La Nuova Sardegna

Nuoro

La scuola calcio Pizzinnos: iscriversi non costa nulla

di Alessandra Porcu
La scuola calcio Pizzinnos: iscriversi non costa nulla

Macomer, la società sportiva apre gratis ai ragazzi che frequentano i corsi Il portavoce: «Più facile chiudere, abbiamo preferito dare una speranza»

26 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Per quest’anno non verrà riscossa nessuna quota d’iscrizione e frequenza. E chi l’ha già versata verrà rimborsato. La scuola calcio Pizzinnos di Macomer ha utilizzato uno schema tattico molto complesso per giocare la sua partita contro il Coronavirus. «È vero. Forse – ammette il portavoce, Giorgio Muggianu – sarebbe stato più facile sospendere le attività. Dire ai nostri iscritti che non avevamo altra scelta. Che non c’era alternativa. E invece no. Abbiamo deciso di proseguire, sebbene in maniera totalmente diversa dal solito e con non pochi sacrifici, anche di tipo economico, perché lo dovevamo ai nostri ragazzi. Da quelli più piccoli a quelli più grandi. La pandemia ha stravolto radicalmente la loro esistenza. Per mesi li ha privati dell’affetto dei nonni e degli amici. Ha levato loro la scuola, i compagni di classe e gli insegnanti. L’impatto psicologico cui sono stati e sono tuttora sottoposti è devastante. Per certi versi inimmaginabile. E così non ce la siamo sentiti di abbandonarli. Non sarebbe stato moralmente accettabile. Sono convinto – aggiunge Giorgio Muggianu – che la nostra sia una “missione sociale». Il calcio, come qualsiasi altra attività sportiva, oltre che essere fonte di divertimento, insegna a stare insieme agli altri. A condividere e a lottare per perseguire un obiettivo comune. E, fattore di non poco conto, educa al rispetto delle regole e dell’avversario. Non è un azzardo dire che sia una vera e propria palestra di vita. Ora più che mai. Ora che il Covid sta imponendo restrizioni rigide. Severe. Misure che valgono anche dentro il campo da gioco. Gli allenamenti hanno subito modifiche drastiche. Proibiti i dribbling e i contrasti fra giocatori. Vietata persino la maggior parte degli esercizi. «Sebbene debbano fare a meno delle partitelle classiche, gli allievi, i giovanissimi e gli esordienti sono felici – sottolinea il portavoce di Pizzinnos –. Le ore che un paio di volte a settimana trascorrono nell’impianto di Sertinu sono in grado di restituire loro una parvenza di normalità. Correre dietro a un pallone li rende liberi di non pensare, almeno per un po’, all’emergenza sanitaria». Il merito è tutto dei 20 dirigenti e dei 19 allenatori che, mettendo a disposizione il proprio tempo libero e rinunciando ai rimborsi, fanno in modo che il sogno della scuola calcio prosegua. «I bambini sono come libri dalle pagine bianche – conclude Giorgio Muggianu – e noi adulti abbiamo il dovere di scriverci sopra la parola speranza. Dobbiamo guidarli e accompagnarli lungo il percorso, specie se accidentato. Specie se l’ostacolo da superare si chiama Covid».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative