Stalking in Comune: condannato
di Valeria Gianoglio
Sei mesi per un geometra in servizio a Siniscola accusato di minacce e di aver spedito 121 lettere
26 febbraio 2021
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NUORO. Assolto dall’accusa di danneggiamento, condannato a 6 mesi, invece, e con il beneficio della sospensione condizionale della pena, per quello di stalking. Ma il pubblico ministero, Ilaria Bradamante, aveva sollecitato una condanna più pesante: 1 anno e 8 mesi per entrambi i reati, e senza la sospensione condizionale. Si è concluso così, ieri mattina, al quarto piano del Palazzo di giustizia di Nuoro, il processo con il rito abbreviato che vedeva a giudizio Giovanni Antonio Mura, 62 anni, un geometra del Comune di Siniscola. Mura era finito a processo perché, secondo l’accusa, in diverse occasioni, aveva minacciato e molestato a parole e attraverso diversi scritti, «Anna Bonu, segretario comunale del Comune di Siniscola e Giovanni Battista Deriu, responsabile dell’ufficio urbanistica dello stesso Comune».
Stando a quanto raccolto nel corso dell’inchiesta, Mura, dal 2017 al 2019, aveva trasmesso «quasi quotidianamente, tramite il protocollo comunale, 121 lettere finalizzate allla denigrazione, irrisione e diffamazione di dipendenti e organi del Comune», con l’obiettivo di colpevolizzare la Bonu e accusarla «di essere complice delle malefatte di alcuni responsabili». Nei confronti di Anna Bonu, Mura era aaccusato anche di aver danneggiato la Fiat 500 di quest’ultima, e di averla minacciata per strada «proferendo nei suoi confronti minacce del tipo “a mali estremi, estremi rimedi” e mimando il taglio della gola», e di aver danneggiato l’auto della donna che per tutte queste ragioni – dice l’accusa – era entrata in «un grave stato di ansia e paura». Quanto all’accusa di danneggiamento, tuttavia, il gup Teresa Castagna, ieri mattina, è stato di parere diverso dall’accusa, e accogliendo la richiesta dell’avvocato Mario Silvestro Pittalis, ha assolto Mura da questo capo di imputazione. Ma è rimasta in piedi l’accusa di stalking, relativa alle 121 lettere inviate dal 2017. Scritti che, stando all’inchiesta, avrebbero configurato il reato di stalking anche nei confronti di Giovanni Battista Deriu che Mura avrebbe atteso in diversi occasioni al piano terra del municipio, agli orari di ingresso e uscita, per «apostrofarlo con frasi decisamente poco carine. Per lo stalking, dunque, Mura è stato condannato a 6 mesi, con la pena sospesa. Il suo avvocato, Mario Silvestro Pittalis, ieri, nel corso della sua arringa, ha sostenuto che nei suoi scritti, Mura, non aveva commesso alcuno stalking, «ma aveva semplicemente sollevato questioni di legittimità dell’operato della pubblica amministrazione, indirizzato, certo, in modo sproposito a chiunque, ma che certo non si configura come una condotta molestatrice. Non ne vedo l’essenza né la conseguenza. E anche per quanto riguarda la presunta minaccia nei confronti della Bonu, io mi chiedo qual è la cosa che ha preteso e non ha ottenuto? Perché avrebbe dovuto minacciarla? Questo comportamento nessuno lo ha visto perché?. E anche nei confronti di Deriu: perché da nessuna parte emerge quale sia stata la parola offensivamente proferita da Mura nei confronti di Deriu?». Per lo stallking Mura è stato condannato, dunque, a 6 mesi: il pubblico ministero aveva chiesto un annno e otto mesi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Stando a quanto raccolto nel corso dell’inchiesta, Mura, dal 2017 al 2019, aveva trasmesso «quasi quotidianamente, tramite il protocollo comunale, 121 lettere finalizzate allla denigrazione, irrisione e diffamazione di dipendenti e organi del Comune», con l’obiettivo di colpevolizzare la Bonu e accusarla «di essere complice delle malefatte di alcuni responsabili». Nei confronti di Anna Bonu, Mura era aaccusato anche di aver danneggiato la Fiat 500 di quest’ultima, e di averla minacciata per strada «proferendo nei suoi confronti minacce del tipo “a mali estremi, estremi rimedi” e mimando il taglio della gola», e di aver danneggiato l’auto della donna che per tutte queste ragioni – dice l’accusa – era entrata in «un grave stato di ansia e paura». Quanto all’accusa di danneggiamento, tuttavia, il gup Teresa Castagna, ieri mattina, è stato di parere diverso dall’accusa, e accogliendo la richiesta dell’avvocato Mario Silvestro Pittalis, ha assolto Mura da questo capo di imputazione. Ma è rimasta in piedi l’accusa di stalking, relativa alle 121 lettere inviate dal 2017. Scritti che, stando all’inchiesta, avrebbero configurato il reato di stalking anche nei confronti di Giovanni Battista Deriu che Mura avrebbe atteso in diversi occasioni al piano terra del municipio, agli orari di ingresso e uscita, per «apostrofarlo con frasi decisamente poco carine. Per lo stalking, dunque, Mura è stato condannato a 6 mesi, con la pena sospesa. Il suo avvocato, Mario Silvestro Pittalis, ieri, nel corso della sua arringa, ha sostenuto che nei suoi scritti, Mura, non aveva commesso alcuno stalking, «ma aveva semplicemente sollevato questioni di legittimità dell’operato della pubblica amministrazione, indirizzato, certo, in modo sproposito a chiunque, ma che certo non si configura come una condotta molestatrice. Non ne vedo l’essenza né la conseguenza. E anche per quanto riguarda la presunta minaccia nei confronti della Bonu, io mi chiedo qual è la cosa che ha preteso e non ha ottenuto? Perché avrebbe dovuto minacciarla? Questo comportamento nessuno lo ha visto perché?. E anche nei confronti di Deriu: perché da nessuna parte emerge quale sia stata la parola offensivamente proferita da Mura nei confronti di Deriu?». Per lo stallking Mura è stato condannato, dunque, a 6 mesi: il pubblico ministero aveva chiesto un annno e otto mesi.
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