Covid, Bolotana a un passo dalla “zona rossa”
di Federico Sedda
Escalation di positivi: in pochi giorni passati da 12 a 37 casi. Appello della sindaca alla responsabilità
03 aprile 2021
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BOLOTANA. Continua a Bolotana l’aumento dei casi di persone positive al Covid-19. Nel giro di quattro giorni, esattamente dal 29 marzo scorso, quando i casi di positività al coronavirus erano 12, a ieri, 2 aprile 2021, il numero dei positivi è salito a 37: venticinque in più rispetto a quattro giorni fa e quattordici in più rispetto all’altro ieri, primo aprile, quando le persone positive al virus erano 23. Un’escalation preoccupante e insolita rispetto alla prima fase dell’epidemia, quando Bolotana era pressoché Covid-free, che, ha indotto, fin da subito, la sindaca del paese, Annalisa Motzo, a minacciare, in caso di ulteriore aumento dei casi di positività, la “zona rossa” per tutto il territorio. Un monito che, alla luce dei numeri in aumento nel giro di pochi giorni, è stato reiterato anche ieri con un nuovo comunicato urgente a tutta la popolazione. E stavolta, con la voce grossa.
«Se la tendenza all’aumento dei casi di positività al Covid-19 dovesse crescere anche la settimana prossima – ha fatto sapere la prima cittadina – non esiterò a dichiarare il paese zona rossa». Un rischio che, stando alla crescita dei numeri, sembra davvero dietro l’angolo fin dalla settimana dopo Pasqua . «Cari concittadini – si legge nella nuova nota della prima cittadina – credo si opportuno aggiornarvi sui dati ufficiali a oggi (ieri, ndc) 2 aprile 2021: trentasette nostri concittadini, risultano positivi al Covid-19. Ribadisco quanto già anticipato il primo aprile: dato il numero crescente di persone, perlopiù di giovane età, in attesa di essere sottoposte al tampone molecolare per la diagnosi definitiva e sentito il parere dei responsabili dell’Ufficio di igiene pubblica di Nuoro che stanno monitorando l’andamento della curva dei contagi in tutto il territorio, vi preannuncio che, qualora questa tendenza all’incremento dei casi venisse confermata anche nel prossimo fine settimana, a tutela e salvaguardia della salute pubblica quale bene prioritario, sarò costretta ad assumere provvedimenti più restrittivi, ivi compresa l’eventualità di dichiarare la “zona rossa” nell’intero territorio comunale». L’appello della sindaca Motzo è rivolto soprattutto ai giovani. «Evitate – scrive nella nota – di recarvi in luoghi in cui possano verificarsi occasioni di assembramento».
Un appello accorato e materno che non può cadere nel vuoto. Ne va del futuro del paese, fino allo scorso autunno virtuoso, e poi, forse per stanchezza, intemperanza o irresponsabilità, lasciatosi andare in un vortice pericoloso che mette a rischio la salute dei tutti.
«Se la tendenza all’aumento dei casi di positività al Covid-19 dovesse crescere anche la settimana prossima – ha fatto sapere la prima cittadina – non esiterò a dichiarare il paese zona rossa». Un rischio che, stando alla crescita dei numeri, sembra davvero dietro l’angolo fin dalla settimana dopo Pasqua . «Cari concittadini – si legge nella nuova nota della prima cittadina – credo si opportuno aggiornarvi sui dati ufficiali a oggi (ieri, ndc) 2 aprile 2021: trentasette nostri concittadini, risultano positivi al Covid-19. Ribadisco quanto già anticipato il primo aprile: dato il numero crescente di persone, perlopiù di giovane età, in attesa di essere sottoposte al tampone molecolare per la diagnosi definitiva e sentito il parere dei responsabili dell’Ufficio di igiene pubblica di Nuoro che stanno monitorando l’andamento della curva dei contagi in tutto il territorio, vi preannuncio che, qualora questa tendenza all’incremento dei casi venisse confermata anche nel prossimo fine settimana, a tutela e salvaguardia della salute pubblica quale bene prioritario, sarò costretta ad assumere provvedimenti più restrittivi, ivi compresa l’eventualità di dichiarare la “zona rossa” nell’intero territorio comunale». L’appello della sindaca Motzo è rivolto soprattutto ai giovani. «Evitate – scrive nella nota – di recarvi in luoghi in cui possano verificarsi occasioni di assembramento».
Un appello accorato e materno che non può cadere nel vuoto. Ne va del futuro del paese, fino allo scorso autunno virtuoso, e poi, forse per stanchezza, intemperanza o irresponsabilità, lasciatosi andare in un vortice pericoloso che mette a rischio la salute dei tutti.
