Giovani, risse e bullismo: il disagio agita la politica
di Francesco Pirisi
Le minoranze in fibrillazione prima ancora del dibattito in consiglio comunale «È l’ora delle scelte concrete, servono interventi sociali ed economici mirati»
25 aprile 2021
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NUORO. Il confronto sul disagio giovanile tra la giunta Soddu e le opposizioni entra nel vivo ancora prima del Consiglio comunale di domani, convocato sull’argomento. Scendono in campo il gruppo Pd, con la consigliera Natascia Demurtas, e la sezione “Paschedda Zau”, degli indipendentisti di Liberu. Lo fanno con accenti e impostazioni diverse, ma con un quesito unico: le risposte dell’amministrazione alle problematiche della fascia giovanile, che hanno avuto tra le espressioni quella inquietante delle violenze di Seuna e Istiritta, nel febbraio scorso.
L’analisi sociale è iniziata da subito. Il disagio è storia vecchia, la pandemia l’ha amplificato.
L’urgenza sono le risposte delle istituzioni. Questo crede la consigliera dem, Demurtas, che va dritta al confronto in aula: «Mi auguro che non si tratti della solita passerella mediatica, ma di un momento da cui possano emergere decisioni concrete e risposte alle numerose problematiche». Dopodiché, esplicita la sua lettura sulla questione e le possibili azioni per fronteggiarla: «A Nuoro da troppo tempo stiamo facendo i conti con un disagio giovanile che va manifestandosi in diversi modi ed è stato amplificato dalle conseguenze sociali ed economiche del Covid». Per poi proseguire con una serie di proposte, che richiamano all’impegno l’amministrazione: «Ritengo doveroso stare a fianco delle famiglie, attraverso una rete, con le altre istituzioni, per sviluppare una serie di servizi contro la dispersione scolastica. E, poi – aggiunge Demurtas – affrontando temi quali il cyberbullismo, l’uso di droghe e alcool, l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie».
Il tutto verso l’obiettivo principe: «Quello di aiutare la comunità a crescere dei cittadini consci dei propri diritti e doveri, ma anche dei talenti, che possono spendere a beneficio di tutta la città». Il pensiero del partito Liberu è che, pandemia a parte, il disagio venga da lontano: «Già anni fa segnalavamo l’urgenza di un’azione per arginare il dilagare del consumo di droga. Un risultato – aggiunge la nota – che non si ottiene con la militarizzazione del territorio, ma con le risposte a chi ha bisogno di un futuro tangibile». Per gli indipendentisti la condizione dei giovani, il benessere o il malessere, è legata al fatto che vengano date risposte sui temi sociali e le esigenze della quotidianità.
Su questi chiedono conto all’amministrazione Soddu. Scuole: «La domanda è se sono sicure e funzionali». Case popolari: «A Nuoro 300 famiglie attendono un alloggio. Ci chiediamo se in questa situazione i ragazzi possano vivere felici».
Università: «La questione e se siano state preso o meno decisioni per il suo rilancio». Pratosardo: «Quali le azioni per uscire dall’emergenza? I giovani altrimenti sono costretti ad andare via». La sanità: «La risposta che ci attendiamo è se l’amministrazione civica è stata in prima linea per la sua difesa, davanti alle politiche di smantellamento di centro-sinistra e centrodestra».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’analisi sociale è iniziata da subito. Il disagio è storia vecchia, la pandemia l’ha amplificato.
L’urgenza sono le risposte delle istituzioni. Questo crede la consigliera dem, Demurtas, che va dritta al confronto in aula: «Mi auguro che non si tratti della solita passerella mediatica, ma di un momento da cui possano emergere decisioni concrete e risposte alle numerose problematiche». Dopodiché, esplicita la sua lettura sulla questione e le possibili azioni per fronteggiarla: «A Nuoro da troppo tempo stiamo facendo i conti con un disagio giovanile che va manifestandosi in diversi modi ed è stato amplificato dalle conseguenze sociali ed economiche del Covid». Per poi proseguire con una serie di proposte, che richiamano all’impegno l’amministrazione: «Ritengo doveroso stare a fianco delle famiglie, attraverso una rete, con le altre istituzioni, per sviluppare una serie di servizi contro la dispersione scolastica. E, poi – aggiunge Demurtas – affrontando temi quali il cyberbullismo, l’uso di droghe e alcool, l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie».
Il tutto verso l’obiettivo principe: «Quello di aiutare la comunità a crescere dei cittadini consci dei propri diritti e doveri, ma anche dei talenti, che possono spendere a beneficio di tutta la città». Il pensiero del partito Liberu è che, pandemia a parte, il disagio venga da lontano: «Già anni fa segnalavamo l’urgenza di un’azione per arginare il dilagare del consumo di droga. Un risultato – aggiunge la nota – che non si ottiene con la militarizzazione del territorio, ma con le risposte a chi ha bisogno di un futuro tangibile». Per gli indipendentisti la condizione dei giovani, il benessere o il malessere, è legata al fatto che vengano date risposte sui temi sociali e le esigenze della quotidianità.
Su questi chiedono conto all’amministrazione Soddu. Scuole: «La domanda è se sono sicure e funzionali». Case popolari: «A Nuoro 300 famiglie attendono un alloggio. Ci chiediamo se in questa situazione i ragazzi possano vivere felici».
Università: «La questione e se siano state preso o meno decisioni per il suo rilancio». Pratosardo: «Quali le azioni per uscire dall’emergenza? I giovani altrimenti sono costretti ad andare via». La sanità: «La risposta che ci attendiamo è se l’amministrazione civica è stata in prima linea per la sua difesa, davanti alle politiche di smantellamento di centro-sinistra e centrodestra».
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