Porte aperte in Baronia al nuovo Distretto rurale
di Nino Muggianu
Galtellì. Al via la rete produttiva che coinvolge un territorio di 30mila abitanti Il sindaco: «Non si parlerà solo di settore agroalimentare ma anche turistico»
27 aprile 2021
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GALTELLÌ. C’è entusiasmo a Galtellì per il nascente Distretto rurale delle Baronie. Un sistema produttivo dai grandi numeri visto che coinvolge tutti i comuni della Baronia per un totale di poco meno di 30mila abitanti. In particolare si tratta dei 5 comuni dell’Unione: Galtellì, Onifai, Loculi, Orosei e Irgoli più i comuni di Torpè, Posada e Siniscola ai quali si è aggregato in corsa anche il comune di Lodè. Un cammino, verso la costituzione della rete di comuni che sta par arrivare al traguardo. Oggi a Orosei, comune capofila, è in programma il sesto incontro con tutti gli operatori e i rappresentanti dei paesi, sia on line che in presenza.
«Siamo nella fase finale dove si sta facendo sintesi di tutto il lavoro che è stato fatto negli incontri precedenti – afferma il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu –. Diversi i settori che hanno colto le opportunità che si stanno portando avanti. Si sta anche ragionando come tirare su un regolamento che possa gestire il Distretto. Ma è chiaro che c’è un forte interesse dei miei concittadini – aggiunge Porcu –. Il Distretto rurale può diventare un volano di sviluppo e di occupazione. Poi, la cosa molto importante è che attraverso la rete dei comini si può accedere e ottenere risorse finanziarie».
«I Ministeri, sulla biodiversità e sulla salvaguardia del territorio, compresi quelli europei – prosegue il primo cittadino – hanno previsto fondi importanti per portare ristoro ma anche per soddisfare le esigenze di alcuni di portare avanti iniziative finalizzate alla nascita o all’espansione di nuove attività. Di conseguenza – aggiunge Giovanni Santo Porcu – oggi si può trovare ristoro e possibilità di implementazione dei servizi che poi vanno su tutto il territorio e sulle attività in essere. I numeri? Diciamo che ancora non sono definiti – sottolinea il primo cittadino –. A Galtellì inizialmente hanno partecipato in massa, una ventina di attività, alcune della quali, però, cammin facendo si sono perse. Noi però non disperiamo, perché al momento giusto è probabile che possano rientrare. Anche perché – evidenzia il sindaco Porcu – è bene ricordare che le porte sono sempre aperte in qualsiasi a momento a chi volesse partecipare. Nel Distretto rurale non solo si parla di settore agroalimentare ma anche di turismo rivolto al rurale e non solo al classico servizio turistico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Siamo nella fase finale dove si sta facendo sintesi di tutto il lavoro che è stato fatto negli incontri precedenti – afferma il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu –. Diversi i settori che hanno colto le opportunità che si stanno portando avanti. Si sta anche ragionando come tirare su un regolamento che possa gestire il Distretto. Ma è chiaro che c’è un forte interesse dei miei concittadini – aggiunge Porcu –. Il Distretto rurale può diventare un volano di sviluppo e di occupazione. Poi, la cosa molto importante è che attraverso la rete dei comini si può accedere e ottenere risorse finanziarie».
«I Ministeri, sulla biodiversità e sulla salvaguardia del territorio, compresi quelli europei – prosegue il primo cittadino – hanno previsto fondi importanti per portare ristoro ma anche per soddisfare le esigenze di alcuni di portare avanti iniziative finalizzate alla nascita o all’espansione di nuove attività. Di conseguenza – aggiunge Giovanni Santo Porcu – oggi si può trovare ristoro e possibilità di implementazione dei servizi che poi vanno su tutto il territorio e sulle attività in essere. I numeri? Diciamo che ancora non sono definiti – sottolinea il primo cittadino –. A Galtellì inizialmente hanno partecipato in massa, una ventina di attività, alcune della quali, però, cammin facendo si sono perse. Noi però non disperiamo, perché al momento giusto è probabile che possano rientrare. Anche perché – evidenzia il sindaco Porcu – è bene ricordare che le porte sono sempre aperte in qualsiasi a momento a chi volesse partecipare. Nel Distretto rurale non solo si parla di settore agroalimentare ma anche di turismo rivolto al rurale e non solo al classico servizio turistico».
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