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Nuoro

Boom di nascite: a Mamoiada la primavera ha già portato 10 bambini

Luca Urgu
Boom di nascite: a Mamoiada la primavera ha già portato 10 bambini

Nel secondo anno del Covid in 4 mesi tanti neonati quanti nell’intero 2020

07 maggio 2021
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MAMOIADA. Al grido di “viva sa zente!”, Mamoiada si desta. Incrementa il tasso di natalità e con questo l’ottimismo diffuso. Dieci i nuovi nati nei primi mesi del 2021. Un anno non facile per nessuno ma che con un importante incremento demografico può segnare il passo verso la riscossa e un’ondata di positività che l’arrivo delle creature comporta nelle famiglie e nella comunità. Nel 2020 i nuovi nati erano stati appena dieci, un brusco calo rispetto al passato quando all’ufficio anagrafe raramente di andava nell’ultimo decennio almeno sotto le venti unità. Così dopo la contrazione improvvisa dell’anno che ha segnato l’inizio della pandemia si riprende ad attestarsi verso numeri accettabili, anzi incoraggianti. Già dieci come si diceva nei primi quattro mesi tra fiocchi rosa e azzurri, ma il trend è destinato a proseguire con tanti altri nuovi parti nell’anno in corso si potrebbe toccare un piccolo ma significativo record di bebè con una leva finalmente numerosa.

Con l’arrivo della bella stagione nell’atmosfera quasi surreale da zona rossa e arancione di queste settimane in paese di vedono circolare tante mamme con i loro passeggini colorati. Un importante momento di relax utile anche per scambiare due chiacchiere sulla comune esperienza in corso della maternità. L’immagine delle mamme con i visi sorridenti catturata davanti al Bar Mele dove erano ben cinque i passeggini schierati rappresenta un segnale di ottimismo e di speranza che arriva come linfa vitale in un periodo segnato ovunque da lutti e sofferenze da un virus, il covid, fino a poco tempo fa sconosciuto.

Molte delle ragazze che si incontrano in queste tiepide giornate di primavera sono viticoltrici o mogli di viticoltori, abituate anche loro a dare il loro prezioso contributo in azienda. La vigna è la vera fabbrica verde del paese di 2600 abitanti che negli ultimi dieci anni ha mostrato una grandissima vitalità con benifici per tutto il territorio e la sua economia. «L’arrivo di una nuova vita comporta sempre gioia in modo particolare in quest’anno così drammatico», dice Elisabetta Gungui, 30 anni, neo mamma di Maria Grazia e moglie di Giovanni Sedilesu. «Ripopolare il paese è sempre una buona cosa. Per fortuna in tanti tornano e c’è anche il lavoro, fondamentale per chi vuole crearsi una famiglia e un futuro dove si è nati».

La sicurezza degli affetti e dell’aiuto che la famiglia allargata può dare ad una mamma giovane ha convinto anche Catia Paddeu a tornare a casa dopo una bella esperienza di tre anni vissuta con suo marito a Sidney in Australia dove avevano un ristorante. «Il bimbo ha tre mesi e mezzo e in questo periodo ce lo stiamo godendo. È stata una gioia inaspettata ma graditissima. A breve speriamo di aprire in paese un agriturismo. È già tutto quasi pronto, L’unica speranza è che la situazione torni alla normalità quanto prima». Nel gruppo delle mamme con il passeggino la mamma più esperta è Carla Montisci, 28 anni, due figli di 4 e 2 anni. «Sono state brave, hanno fatto bene. In questo periodo ci vuole forse più coraggio. Io ho dovuto lasciare il lavoro con le scuole chiuse dovevo pensare ai figli, ma sono contenta di aver dedicato a loro del tempo prezioso». Insomma, viva sa zente.

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