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Jerzu prepara un Festival dei tacchi più ricco di due giorni

Jerzu prepara un Festival dei tacchi più ricco di due giorni

JERZU. Sarà l’evento dell’estate, non solo per Jerzu, ma per tutti gli amanti del teatro. Il Festival dei Tacchi resiste. E “resistere” diventa la parola chiave di tutti gli addetti ai lavori. Occhi...

12 maggio 2021
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JERZU. Sarà l’evento dell’estate, non solo per Jerzu, ma per tutti gli amanti del teatro. Il Festival dei Tacchi resiste. E “resistere” diventa la parola chiave di tutti gli addetti ai lavori. Occhi puntati a venerdì 21 maggio, quando – con la Sardegna (si spera) in zona gialla – avrà luogo a Cagliari, nei locali della Vetreria, la conferenza stampa per la presentazione ufficiale della prestigiosa kermesse agostana. Tema e ospiti top secret, anche se le indiscrezioni parlano di un ricco palinsesto, fra spettacoli, presentazioni di libri, tre laboratori – dei quali uno condotto da Andrea Pennacchi, per tutti El Pojana, sull’arte del raccontare storie e miti che il tempo ci ha tramandato nei secoli; uno per ragazzi e uno per i residenti di Jerzu –. Spazio anche a Dante, per i 700 anni dalla sua morte e a Gianni Rodari. Dal 4 al 10 agosto, negli spazi all’aperto della Cantina Antichi Poderi, sarà di nuovo e finalmente teatro, nel format che da oltre vent’anni contraddistingue il sodalizio fra Cada Die e comune di Jerzu, in un progetto che continua a combinare territorio, cultura, ambiente ed enogastronomia. Quella che il direttore artistico, regista e attore Giancarlo Biffi ha definito una “villeggiatura artistica e culturale”, di cui oggi c’è bisogno: «Dal momento che siamo un po’ matti, scommettiamo sul tempo: non saranno cinque giorni di rassegna, ma sette. Questo significa far lavorare due compagnie in più, far lavorare il territorio due giorni in più. Insomma, in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, ognuno deve assumersi la propria responsabilità e darsi da fare. È l’unica risposta che possiamo dare. È importante culturalmente, politicamente, economicamente che un Festival, in queste condizioni, cerchi di fare di più, non di meno». «Anche quest’anno ci siamo fatti trovare pronti – ha detto il primo cittadino Carlo Lai –. Jerzu crede da oltre vent'anni nella straordinaria bellezza del teatro. Jerzu è “il Festival dei Tacchi “e “il Festival dei Tacchi” è Jerzu».(c.c.)

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