La Nuova Sardegna

Nuoro

LANUSEI 

Ridare fiducia ai ragazzi in difficoltà la Diocesi ha pronto un progetto

di Claudia Carta
Ridare fiducia ai ragazzi in difficoltà la Diocesi ha pronto un progetto

LANUSEI. “Ragazzi difficili”. Qualcuno li chiama così. Eppure – non lo chiederanno mai – vogliono solamente che qualcuno si accorga di loro, perché di cose da dire e da fare ne avrebbero tante....

12 maggio 2021
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LANUSEI. “Ragazzi difficili”. Qualcuno li chiama così. Eppure – non lo chiederanno mai – vogliono solamente che qualcuno si accorga di loro, perché di cose da dire e da fare ne avrebbero tante. Perché non provarci, dunque. La Diocesi di Lanusei non solo ci prova, ma investe risorse umane e materiali in un grande progetto che mette al centro proprio i ragazzi, in particolare quelli che vivono situazioni di difficoltà e disagio, acuite ancor più da questo periodo di restrizioni e isolamento, offrendo loro occasione di incontro, crescita e condivisione con i propri coetanei, con educatori, con le famiglie, nei nuovi spazi dell’Oratorio interparrocchiale diocesano. Risultato: “Dal disagio all’integrazione”. Molto più che un nome di un progetto. Una sfida. Sono ai nastri di partenza, infatti, le iniziative con i giovanissimi tra i 14 e i 18 anni che vorranno partecipare: musicoterapia, sport, supporto psicologico. Un progetto ambizioso che guarda lontano, a cui ogni parrocchia può prendere parte. Due i percorsi previsti. Il primo ha come destinatari ragazzi ai quali si vogliono garantire risposte ai bisogni emergenti e occasioni educative di crescita quali: attività sportive e musicali, al fine di sviluppare la dimensione psico-fisica-spirituale; laboratori emotivi e cognitivi, per far emergere quanto di positivo c'è in se stessi e negli altri; il sostegno economico, qualora sia necessario, ma anche la possibilità di partecipare a eventi culturali (concerti, cinema, teatro, visite ai musei, eventi sportivi); il sostegno psicologico. Un percorso che prevede anche il coinvolgimento delle famiglie dei ragazzi in attività diocesane e incontri specifici relativi al progetto. Anche a loro è dedicato uno spazio d'ascolto che possa accogliere le loro difficoltà, le paure, le domande spesso angoscianti e possa accompagnarle nella loro elaborazione. Il secondo percorso è dedicato alla formazione dei futuri educatori oratoriani, in collaborazione con professionisti del settore, perché per lavorare con i ragazzi occorre essere preparati. Diversi gli obiettivi che sottendono questa azione: la riapertura degli oratori parrocchiali – dopo il lungo stop dovuto all’emergenza sanitaria, adolescenti e giovani avvertono forte il desiderio e l’urgenza di relazioni e legami con i coetanei che mancano ormai da troppo tempo – al fine di offrire stabilmente occasioni di incontro, confronto, azione e crescita delle comunità ecclesiali. Attività che vogliono essere durature nel tempo e sono finalizzate alla creazione di una rete costante di collaborazione. A oggi, nella diocesi, gli oratori attivi sono solamente 3 su 34 parrocchie, un dato che deve far riflettere profondamente. Molti giovani sperimentano come la loro voce non sia ritenuta interessante e utile in ambito sociale ed ecclesiale. Invece lo è, eccome e la diocesi di Lanusei l’ha raccolta ancora una volta.

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