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A Nuoro mani legate contro l’ictus: al San Francesco mancano gli strumenti

Giusy Ferreli
A Nuoro mani legate contro l’ictus: al San Francesco mancano gli strumenti

Finiti i dispositivi indispensabili per trattare i pazienti con attacco ischemico. L’Assl li ha chiesti all’Ats attraverso il suo servizio giuridico. Nessuna risposta

18 maggio 2021
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NUORO. I micro cateteri che la Assl di Nuoro sta mendicando da mesi all’Ats? Ancora non sono arrivati. Non solo: dalla settimana scorsa, all’ospedale San Francesco mancano anche le micro guide per trattare i pazienti che arrivano al pronto soccorso con un ictus in corso. Nel servizio di radiologia interventistica, le scorte di questi dispositivi sono finite. Rimangono solo alcuni esemplari di micro guide ma si tratta di una tipologia che non viene più utilizzate nelle procedure interventistiche necessarie a trattare l’attacco ischemico. La situazione, lungi dall’essere risolta si è dunque aggravata perché ora a mancar sono anche i materiali per una delle patologie tempo-dipendenti più importanti. A nulla, nelle ultime settimane sono serviti i solleciti, della dirigenza dell’area sociosanitaria nuorese che ha persino fatto ricorso al suo servizio giuridico-amministrativo per una richiesta formale all’Azienda unica. Si tratta dell’ultima spiaggia quando c’è da affrontare situazioni complesse che non si riesce a sbrogliare in altri modi. Nel caso dei micro cateteri la prima richiesta dei kit per l’embolizzazione da eseguire in caso di sanguinamento di piccole arterie, risale addirittura ai primi di marzo ed è stata seguita da una serie di comunicazioni formali. Comunicazioni rimbalzate tra i vari uffici di Assl e Ats che, per stessa ammissione della commissaria straordinaria Gesuina Cherchi, ancora non hanno sortito l’effetto sperato. Stesso tortuoso iter sembra adesso ripetersi per le micro guide, visto che gli acquisti seguono una procedura centralizzata in capo all’Azienda unica.

Se sul fronte delle forniture di queste due tipologie di dispositivi si è ancora al palo, una buona notizia arriva dal concorso che l’Ats ha indetto a livello regionale per l’assunzione definitiva dei radiologi da assegnare ai diversi poli sanitaria della Sardegna, dove a parte poche eccezioni, si registra una cronica carenza di personale. Le procedure concorsuali sono state espletate, l’elenco dei medici è stato stilato. Si attende solamente che l’Azienda guidata dal commissario straordinario, Massimo Temussi, scorra la graduatoria e proceda all’assegnazione delle unità all’ospedale nuorese dove mancano almeno una decina di radiologi. C’è, tuttavia, un timore fondato. Tra i vincitori di concorso, compaiono, tra i primi in graduatoria, proprio alcuni specialisti che lavorano con contratto a tempo determinato a Nuoro e che potrebbero decidere di scegliere un’altra destinazione. Non è detto quindi che la criticità trovi soluzione. A mancare, nell’unità operativa di Radiologia, sono anche i tecnici, mentre si attende il concorso per il primario dell’unità operativa, retta come la stragrande maggioranza dei servizi ospedalieri del San Francesco, da un facente funzioni. Una volta di più il caso sulle mancate forniture è finito al centro del dibattito politico in Regione. La scorsa settimana i contenuti del confronto tra l'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e il consigliere regionale di Leu, Daniele Cocco, sono stati riferiti in aula. «Quando ho chiesto chiarimenti sui ritardi nell'approvvigionamento dei dispositivi, l’assessore – ha raccontato Cocco – mi ha detto che non può farci nulla, perché su questa procedura rispondono i funzionari. Con chi bisogna interloquire per proporre una soluzione e risolvere un problema che sto segnalando da diverso tempo?». All'assessorato no, e quanto pare neanche all'Ats che da mesi non risponde neanche alla sua articolazione territoriale, l'Assl di Nuoro.

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