La Nuova Sardegna

Nuoro

Sanità nel caos: mancano le guardie mediche

di Giusy Ferreli
Sanità nel caos: mancano le guardie mediche

Lanusei. A rischio gli 11 punti di guardia sul territorio. Chiesto un incontro con i vertici regionali

01 giugno 2021
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LANUSEI. I sacrifici degli operatori che si sobbarcano carichi di lavoro massacranti, e gli acrobatici tentativi dei vertici della Assl di Lanusei per trovare una soluzione a ogni emergenza, potrebbero non bastare più. Sinora l'ospedale e il distretto sono riusciti a assicurare l'assistenza sanitaria ai cittadini ogliastrini, ma la mancanza di personale sta diventando una vera e propria emergenza. Certificata dai numeri snocciolati ieri mattina nel corso della conferenza sociosanitaria che si è svolta in modalità mista (online e in presenza) ed è servita a riportare l’attenzione sui servizi. Se al Nostra Signora della Mercede quasi tutti i reparti, a parte qualche isola felice come la Dialisi, hanno il personale dimezzato rispetto alla pianta organica e ci si salva con le prestazioni aggiuntive di medici provenienti da altri poli sanitari, sul territorio a mancare non sono soltanto gli specialisti in forze ai poliambulatori di Lanusei, Tortolì e Jerzu ma anche i medici di base e ora persino le guardie mediche.

«Non tutte le guardie hanno i titolari e assicuriamo il servizio con turni volanti. Se continua così non sarà possibile tenere aperti tutti gli 11 punti di guardia e i sindaci saranno chiamati a decidere» ha detto il direttore del distretto Sandro Rubiu. Sul fronte ospedaliero, risolto il problema del punto nascita e in parte dell’ortopedia (che con i 4 ortopedici sugli 8 previsti comunque non assicura l’h24) c’è da affrontare il caso del Pronto soccorso dove i 5 medici sui 12 previsti stanno facendo i salti morali. «Abbiamo la copertura dei turni solo per i prossimi 4 giorni» l'allarme lanciato dalla responsabile Maria Luisa Carcangiu. «Siamo riusciti con grande sforzo a mantenere invariati i livelli di assistenza ma è ovvio che serve una soluzione strutturale. Il problema è reale ed è dato dalla mancanza di medici» ha sottolineato un preoccupato Ugo Stochino, commissario straordinario della Assl. Le soluzioni? Al momento da Regione e Ats non ne sono arrivate ma le proposte, illustrate da amministratori e operatori, non sono mancate. Incentivi per chi decide di lavorare in Ogliastra e clausole e più stringenti nei concorsi: ogni soluzione che consenta di far arrivare i professionisti che ora scelgono altre zone verrebbe salutata con favore dal territorio che ora chiede un incontro ai vertici della sanità regionale. «L’emergenza pandemia che qui in Ogliastra è stata gestita bene sia sul fronte delle vaccinazioni che sul fronte dell'assistenza ai positivi, sembra allontanarsi. Ora, dobbiamo concentraci sul futuro della nostra Assl: non appena l’assessore regionale Mario Nieddu e il commissario Ats Massimo Temussi ci daranno la disponibilità – ha detto Davide Burchi, presidente dell’assemblea e sindaco di Lanusei – verrà convocata una nuova seduta».

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