La Nuova Sardegna

Nuoro

«Mamone ha bisogno di rinforzi»

«Mamone ha bisogno di rinforzi»

Villa (Cisl) alla Festa della polizia penitenziaria lancia un appello al dipartimento

20 giugno 2021
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MAMONE. «Apprezzo le parole della dottoressa Patrizia Incollu e del comandante di reparto Michele Ferraro che hanno elogiato ancora una volta il lavoro che la Polizia penitenziaria svolge a Mamone con dedizione e passione non facendo mancare nulla a quel mix come l’abnegazione al dovere e lo spirito di Corpo che fa funzionare la Colonia». A parlare è il segretario generale regionale della Cisl-Fns Giovanni Villa, a margine della festa della polizia penitenziaria celebrata venerdì scorso nella la Casa di reclusione di Mamone. Presenti la direttrice Patrizia Incollu, il comandante di reparto ispettore capo Michele Ferraro, il personale di polizia penitenziaria, amministrativo e civile. È stata la prima festa dopo l’emergenza Covid-19, il 204esimo anniversario del Corpo, festa sobria vista l’emergenza pandemica ancora in corso.

«Purtroppo – ha sottolineato Villa – devo constatare che il Dipartimento è distante anni luce dalle problematiche che attanagliano questo Istituto penitenziario, dalla forte carenza di poliziotti penitenziari a quella della mancanza di un direttore ed un comandante del ruolo commissari e dirigenti in pianta stabile e dalla carenza di ragionieri. Solo grazie al provveditore dell’amministrazione penitenziaria sarda il dottor Veneziano si riesce a non affondare del tutto, si galleggia ancora ma non sappiamo per quanto. Mamone ormai è come un malato terminale al quale vengono somministrate le giuste cure per non farlo soffrire ed il tutto mentre al Dap guardano indifferenti. Mi rincuora il fatto che nessuno vuole mollare, dal direttore al comandante, dai poliziotti penitenziari e a tutto il personale amministrativo e civile che vi lavora, ciò da più forza al sindacato per rivendicarne la salvezza con interventi concreti. Chi di dovere non abbandoni a se stessa questa importante Istituzione dove andrebbe a soffrirne tutto l’indotto che vi gira attorno e lo stesso territorio dove la Colonia è collocata».

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