La Nuova Sardegna

Nuoro

la polemica 

Tariffe Tari l’opposizione chiede il riesame in consiglio comunale

di Francesco Pirisi
Tariffe Tari l’opposizione chiede il riesame in consiglio comunale

NUORO. La tassa sui rifiuti (Tari) dovrebbe avere un secondo passaggio in consiglio comunale. Perché se mercoledì scorso l’assemblea ha approvato regolamento e tariffe per il 2021, va disciplinata la...

05 luglio 2021
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NUORO. La tassa sui rifiuti (Tari) dovrebbe avere un secondo passaggio in consiglio comunale. Perché se mercoledì scorso l’assemblea ha approvato regolamento e tariffe per il 2021, va disciplinata la parte sulle riduzioni delle bollette, grazie ai 280mila euro ottenuti col decreto sostegni. Fondi per ripianare le perdite degli operatori economici in seguito alla pandemia. La materia è stata motivo di contrasto nell’ultima seduta dell’assemblea civica, tra la maggioranza e i gruppi di opposizione. Questi ultimi erano per far slittare le due delibere, così da riportarle in aula già con le riduzioni sulla tassa, considerato che il governo nelle stesse ore faceva slittare per i comuni la scadenza dal 30 giugno al 31 luglio. La maggioranza ha ritenuto di non rinviare, perché la “quasi certezza” della proroga non era comunque un atto ufficiale del Consiglio dei ministri. Oggi lo è.

L’assessora della Programmazione economica, Rachele Piras, ha comunque già in assemblea avanzato la previsione sui nuovi passi: «C’è da approvare una variazione di bilancio per inserirvi i fondi e nel contempo vanno stabiliti i criteri per la ripartizione». La richiesta dell’opposizione è che l’intera materia sia sottoposta per una seconda volta alla verifica del Consiglio. Pier Luigi Saiu, della Lega: «Le tariffe Tari devono tornare in consiglio comunale, per l’approvazione delle riduzioni a favore delle attività economiche che abbiano subito chiusure o restrizioni a causa del Covid. Il decreto “sostegni bis” – ha aggiunto Saiu – prevede poi che i comuni possano concedere, sempre a favore delle categorie economiche interessate, riduzioni ulteriori della tariffa, attraverso risorse proprie del bilancio e di quelle non spese lo scorso anno». Il gruzzolo sul quale ogni parte politica vuole metterci parola, in merito al criterio di ripartizione è tuttavia prima di tutto quello dei 280mila euro trasferiti da Roma. L’amministrazione non ha ancora stabilito come ripartirli. «I fondi non si perderanno per strada – è stato il concetto dell’assessora Piras – ma con un po’ più di tempo a disposizione sarà possibile un approfondimento politico su come utilizzarli. Invece che la solita distribuzione a pioggia – ha proseguito – si potranno trasferire a vantaggio delle attività economiche maggiormente danneggiate da chiusure e restrizioni». Il regolamento sulla Tari ha invece già la certezza di un nuovo esame in Consiglio. Sul primo di cinque giorni fa, i gruppi di opposizione hanno lamentato il limite di una verifica in commissione Tributi chiesta in fretta e furia: «Prendo l’impegno di riconvocare la commissione – ha detto la presidente Maria Boi – per inserire nel testo le modifiche già accolte dai commissari e valutarne delle nuove».

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