La Nuova Sardegna

NUORO. La stangata dei parcheggi a pagamento fa “arrabbiare” i commercianti della via Majore: «Il Comune raddoppia il costo dei posteggi a discapito delle attività commerciali». Una doccia fredda per i commercianti del Corso, per tutti i cittadini nuoresi e per coloro che scelgono il capoluogo barbaricino come meta per i loro acquisti, che da qualche giorno sono costretti a sborsare diversi euro per parcheggiare la propria vettura nei dintorni del Corso Garibaldi. «Se da un lato si attende una ripartenza post Covid, dall’altro ci si aspettavano nuove misure tese ad “allargare le maglie” e favorire l’accesso al centro storico di Nuoro che, come non mai, è in uno stato di sofferenza cronica – interviene il presidente dei commercianti del Corso Salvatore Piredda –. Il problema reale è che non esiste un piano straordinario per il centro storico di Nuoro e mentre ci si concentra su nuove imprese, si abbandona quello che dovrebbe essere il vero punto attrattivo cittadino». Se da un lato la città non è attrattiva per i visitatori che, come già segnalato dal 2019, scelgono altre mete per i loro acquisti e i loro percorsi, dall’altra non risulta essere nemmeno funzionale per chi vive e lavora in città. Di follia parla invece la coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia Katiuscia Musu, che definisce la manovra «Una sciocchezza che non agevola nessuno. Crediamo sia un modo come un altro per svuotare ancora di più il centro storico e costruire una città che non ha un’anima, senza un filo logico nel rapporto con le periferie». Le modifiche fanno discutere anche il presente di Federmoda Confcomnercio Antonio Cambedda che sottolinea: «I primi a lamentarsi non sono solo le attività commerciali e artigianali del centro nuorese ma soprattutto i clienti che trovano questa “sovrattassa da parcheggio” una sorta di ingiusta discriminazione – spiega –. Può darsi che un euro di aumento non sia considerato praticamente rilevante, ma per cosa? Si prevedono nuovi investimenti? Nuovi parcheggi? Nuovi servizi in centro? Purtroppo niente di tutto questo solo una ricerca di risorse aggiuntive fine a se stessa per le casse comunali – e aggiunge –. Siamo ben lontani da una qualsiasi visione di rigenerazione urbana della città e del centro, e questo è l’ennesimo segnale e stento a capire se mai ce ne sarà una», conclude Cambedda.